“Se vai a ballare, tu hai tutto il diritto di ubriacarti. Ma se eviti di ubriacarti e di perdere i sensi, magari eviti anche di incorrere in determinate problematiche perché poi il lupo lo trovi”. Com'è noto, Andrea Giambruno (giornalista e compagno della Meloni) dall’alto della sua rubrica pomeridiana su Rete 4, in un più ampio dibattuto sul tema degli stupri, inciampa e cade nella polemica. Tantissimi i messaggi sul web che condannano le sue parole e gli interventi specie dagli esponenti della sinistra. Un vero e proprio caso in cui interviene a gamba tesa anche lo scrittore Maurizio De Giovanni, che polemizza sulla sua uscita ma è ben lungi dal mettere alla gogna il presidente del Consiglio...
Sui social l'ho vista perplessa sull'osservazione di Giambruno. Scrive: ‘Che ti posso dire? Ti auguro con tutto il cuore che tua figlia non si ubriachi mai’.
“Complimenti per l'eufemismo. Mi piace l'idea di essere perplesso…”.
Il giornalista sostiene: Non ho mai detto ‘la ragazza se l'è cercata’. Le mie parole strumentalizzate; lei ha visto il video per intero?
“Certo, e niente può essere diminutivo dell'esercizio dello stupro, un atto contro la volontà della vittima. Come dire che uscire con un portafoglio in tasca rende più facile un furto. È un'uscita sbagliata, e per questo gli ho augurato che sua figlia non si ubriachi mai. Se ritiene che questo faciliti la violenza...”.
Cosa c'è di diverso da un genitore che dice ‘stai attenta’?
“È diverso che ha un microfono in mano, e si rivolge a un pubblico. Bisogna far attenzione a ciò che si dice: la colpa dello stupro è unicamente dello stupratore. Non c'è alcuna responsabilità diretta o indiretta, né una minigonna, né l'orario tardo, né essere ubriachi, né essere sessualmente aperti. Niente. Tra l'altro il caso di Caivano dimostra che succede anche a ragazzine sobrie: quindi continuo a non capire il senso delle sue esternazioni. Perché un uomo può camminare in pantaloncini corti e bere e non correre pericoli e una donna sì? Nessuna allusione deve far pensare che un atteggiamento o una condizione della vittima faciliti una violenza”.
Quindi quella di non ubriacarsi non è una raccomandazione condivisibile?
“Certo, ma lo è per tutti, e certamente questo non crea una premessa prevedibile a uno stupro”.
Cosa avrebbe dovuto dire?
“Un messaggio di assoluta condanna per la violenza peggiore che si possa immaginare. Dire una cosa simile in qualche modo attutisce la condanna”.
C'è da chiedersi se il premier condivide queste affermazioni.
“Questa è una frase del giornalista, non significa che la compagna la pensi allo stesso modo. Non cavalco quest'associazione”.
Apro una parentesi su Mancini, so che l'argomento la scalda. Non tutto lo staff della nazionale l'ha seguito: segno che non vogliono vendersi?
“Non è questione di vendersi, e non vedo nessun tradimento della patria, però è poco credibile che il primo contatto dell'Arabia Saudita sia arrivato in seguito alle dimissioni. Dunque contesto la maniera, violenta, scorretta e con colpe date persino ad altri”.