DOWN

Se, e sottolineo se. Se annulla la sentenza a Stasi 10 milioni di risarcimento?

10 milioni basterebbero? L’ipotesi è secca. “Ma questo non è il momento di pensare a una revisione del processo ad Alberto Stasi dopo la condanna a 16 anni e 10 anni di carcere continuativo. Osserviamo con grande interesse e speranza l’indagine della procura di Pavia, un’indagine che si preannuncia molto seria e attenta. Ma una revisione del processo in questo momento non è una priorità e il mio cliente attende come attendiamo noi della difesa, Alberto guarda con speranza le nuove indagini, e anche paura che tutto possa fermarsi ancora”. Chi parla è l’avvocato Antonio De Rensis ed è molto attento nelle parole, non si sbilancia, d’altra parte questa non è un’intervista: l’ho incontrato nella sala d’attesa di Mattino Cinque dove eravamo entrambi ospiti di Federica Panicucci con Marco Oliva, Elisabetta Cametti a parlare del caso Garlasco. Però, l’avvocato, persona non solo preparatissima, ma anche molto affabile, non fugge, non si sottrae. “Quanto potrebbe essere l’indennizzo?”, chiedo. “Ci sono molti fattori da tenere in considerazione: una vita spezzata, un privato rovinato dal 2007, la giovane età, visto che oggi ne ha 41, in più parliamo di un ragazzo che si è laureato alla Bocconi, con 110 e lode, e che avrebbe avuto enormi possibilità lavorative”. Già, Alberto Stasi forse oggi potrebbe essere un giovane amministratore delegato di un’azienda, nel pieno degli anni e della carriera. E va ricordato anche una cosa ben più grande e bruciante: suo padre per questa storia c’è pure morto come sottolineava Alberto: “Se n’è andato il giorno di Natale, ho passato la notte del 24 a guardare su uno schermo un numerino che segnava il suo battito cardiaco. Finché è arrivato a zero... Mio padre ha cominciato a morire il giorno in cui la Cassazione ha deciso di riaprire questo processo”. In più ricordiamo il denaro, due quinti dello stipendio che sta prendendo ora, che Stasi sta versando alla famiglia di Chiara Poggi (“Se lo dovessi restituire, non ci sarebbe problema”, dice Giuseppe Poggi, il padre di Chiara). I media riportano che, tra risarcimento e spese legali, Alberto avrebbe già versato circa 850mila euro, un dato che letto così mi sembra impossibile sia stato già versato. In più la persona assolta ha diritto al rimborso delle spese legali sostenute per la difesa, sia nel processo principale che nel processo di revisione. La valutazione potrebbe notevolmente aumentare rispetto a quei 10 che ipotizziamo. Si tratta di un ragionamento informale, come detto, prima di una trasmissione popolarissima come quella condotta da Federica Panicucci che nel suo Mattino cinque e Mattino 4 ha affrontato il caso Garlasco con una maestria degna di una grande criminologa. Tutto questo sempre e solo nel segno dei “se”, sottolineo “se”, tutto, o quasi, dipende in parte dagli esiti della procura di Pavia, capitanata dal dottor Fabio Napoleone, uomo attento e di spessore “Un’indagine che potrebbe riscrivere totalmente questa storia”, dice l’avvocato De Rensis. Ma dall’altra parte c’è la famiglia, i genitori di Chiara certi che Stasi sia il vero colpevole, il fratello Marco Poggi, convinto dell’innocenza di Andrea Sempio, suo amico, che ha come consulente di parte per la difesa di Andrea Sempio il generale ex Ris Luciano Garofano che ripete: “Stasi, unico colpevole”. Ma al di là di quello che potrebbe accadere ad Andrea Sempio, per ora solo indagato, il dibattito sulla condanna di Stasi per molti, compreso il ministro della giustizia Carlo Nordio, è tracimata ovunque. È stato davvero condannato “Oltre ad ogni ragionevole dubbio” o forse era “più che dubbio”? Come si legge dalla cronache per il delitto di Chiara Poggi, uccisa nella villetta di famiglia di Garlasco (Pavia) il 13 agosto 2007, Alberto Stasi fu assolto in primo grado, nel 2009, e in secondo grado, nel 2011. La Corte di cassazione, poi, il 18 aprile 2013, annullò la sentenza di assoluzione. Al processo d’appello di rinvio il 17 dicembre 2014 Stasi venne ritenuto colpevole e condannato a 24 anni di reclusione per omicidio volontario (con l’esclusione delle aggravanti della crudeltà e della premeditazione). La pena fu ridotta a 16 anni grazie al rito abbreviato. Ora che sono state riaperte le indagini il ministro della Giustizia Carlo Nordio, intervistato a “Zona Bianca”, ha affermato che è “irragionevole che dopo una o due sentenze di assoluzione sia intervenuta una condanna, senza rifare l’intero processo”. Da allora si è iniziato a parlare dell’eventuale indennizzo economico che spetterebbe ad Alberto Stasi se fosse dimostrato l’errore giudiziario e in molti ormai sono certi se non dell’innocenza dell’errore, della condanna piena di “ragionevoli dubbi”. Ma possono anche dieci milioni di euro, o di più, risarcire dieci anni strappati dalla vita di un ragazzo allora ventenne?

UP

Ed Sheeran, Ultimo. Due grande anime, emozione immensa

Io mi domando come è possibile che non gli sia esploso il cuore quando Ed Sheeran lo ha chiamato sul palco per cantare insieme Perfect. Come se non bastasse, poi, Ed ha anche cantato in italiano, Piccola stella, la canzone di Ultimo che già nel 2017 ha scritto: “Ed Sheeran, sei il più grande”. E oggi ha aggiunto: “Grazie per il tempo passato insieme con te e la tua famiglia. Grazie per le cose che mi hai detto in questi giorni che terrò gelosamente per me“. Sembra quasi una favola e il fatto che Sheeran abbia aperto il suo cuore a Ultimo la dice grande su questo cantautore romano: la sua anima arriva anche a una grande anima come quella di Ed. E non va dato per scontato che gli abbia presentato la sua famiglia, la moglie Cherry e la figlia, che ha quasi cinque anni. I due sono innamoratissimi, si sono conosciuti alle scuole superiori, si sono persi, si sono ritrovati poi nel 2022, quando Cherry era incinta, lei ha scoperto di avere un tumore e non poteva essere operata perché aspettava la bambina. Un incubo che si è concluso per fortuna, ma oggi il fatto che Ed abbia voluto presentargli la sua famiglia è veramente particolare. E posso capire quanto Ultimo l’abbia apprezzato al punto di non dire mai quello che si sono detti, ma lo immaginiamo.

DOWN

Amadeus & Fiorello. Torna in Rai, perdi i soldi e corri

I grandi sentimenti di amicizia mi emozionano sempre. Amadeus ha avuto tutto dalla Rai: il successo, il denaro, in Rai ha trovato anche l’amore per la sua Giovanna Civitillo. Ma prima di lei nel suo cuore era già entrato fin da ragazzo anche Rosario Fiorello e la loro amicizia non ha mai conosciuto momenti di fragilità. Purtroppo, invece, da un punto di vista professionale, Ama sta passando un periodo veramente difficile al Nove: in quella rete sembra che tutte le ciambelle non gli riescano col buco. Anche l’ultimo suo impegno con Giulia Salemi, The cage, non funziona ed è poco sopra al 3% di share. “Un crollo!”, scrive Fanpage. Ma mi fanno sapere che potrebbero esserci delle novità sul fronte professionale e si parla sempre più insistentemente di un ritorno di Amadeus in Rai dove, quando se ne andò per andare al Nove, gli fu detto le porte per lui sono sempre aperte. E ora mi dicono che anche Fiorello si stia muovendo per facilitare questo ritorno. Probabilmente, in caso, Amadeus dovrà pagare una penale al Nove? O forse gli offriranno un cachet meno interessante? Intanto il mio consiglio è uno: solo con la squadra della Rai Amadeus riesce ad ottenere grandi successi ed è ora di tornare. Amadeus è anche una sicurezza, mi pare che questo lo ripeta senza incertezze Fiorello. Amadeus potrebbe fare la scelta che fece Pippo Baudo quando tornò in Rai da Mediaset dove non aveva funzionato: per un’intera palazzina per pagare la penale, ma fu la scelta vincente e tornò felice. Incrociamo le dita per tutti e lo faccio anche da un punto di vista egoistico: Fiorello e Amadeus insieme in televisione sanno come riempirmi la serata di felicità.

DOWN

Cristiano Ronaldo, perché mai Georgina dovrebbe vergognarsi di aver fatto la commessa?

Cristiano Ronaldo posta le sue foto sul suo profilo di Instagram, seguito da ben 657 milioni di follower, con il figlio Cristiano Ronaldo junior e devo dire che la somiglianza tra padre e figlio è notevole al punto che Cr7 scrive sotto le foto: “Tale padre, tale figlio“. Gli addominali sono gli stessi per il resto Cristiano Ronaldo junior si farà compresi con i follower, visto che ha solo 98.000 seguaci. La sua è una storia un po’ misteriosa: si dice che Cr7 l’abbia avuto da una ragazza di Miami che ha preferito poi eclissarsi. All’inizio il bambino è stato cresciuto dalla mamma adorata di Cristiano Ronaldo, Maria Dolores Aveiro. Pure lei è adorata su Instagram tanto che la seguono 4,3 milioni di follower. Poi si è occupata di lui anche Giorgina Rodriguez che lo ha accettato immediatamente e lo ama come un figlio con i due gemelli avuti da una madre surrogata, la sua prima figlia naturale, Alana Martina e la seconda figlia Bella Esmeralda. Recentemente Georgina Rodríguez, che conta 66 milioni di follower ed è un influencer della moda molto invitata, ha confessato che non si vergogna minimamente dei lavori che ha fatto in passato. Era una commessa da Gucci e poi da Prada. Non capisco che cosa ci possa trovare qualcuno di vergognoso.

UP

Cristiano Caccamo e Chiara Ferragni. Certezze e incertezze dell’amore?

Non so come sia partita la voce che riferirebbe di una storia d’amore tra Chiara Ferragni e Cristiano Caccamo: Gabriele Parpiglia nella sua newsletter ha detto che gli incontri tra i due avvengono perlopiù a casa di lui a Roma già da tempo. Chiara mi assicura di essere assolutamente single. Personalmente spero che la storia sia vera: se non altro si fanno un po’ di compagnia, sfidanzata lei, sfidanzato lui, passare qualche serata insieme non farebbe certo male a nessuno dei due: non siamo saponette che si consumano strofinandole. Intanto vedo che lui è molto sensibile alla moda e alle griffe come lei, visto che posa sul suo Instagram con in mano casualmente il profumo di Dolce e Gabbana, ma escludo che riesca a fare le scarpe a Michele Morrone: Cristiano è troppo perbene e per una pubblicità che faccia sangue ci vuole un “bel maledetto come Morrone”.

UP

Guillermo Mariotto: perdonato dopo le mattane tornerà a Ballando con le stelle

Sarà l'edizione del ventennale quella che presiederà il sabato sera di Rai1 del prossimo autunno. “Non è detto che mi chiamino dopo quello che è successo. Vorrei anche fare cose nuove, non solo giudicare balletti ma anche essere giudicato”. Un messaggio per fare il ballerino? Così aveva detto Guillermo Mariotto a Silvia Toffanin durante un’intervista a Verissimo quando aveva terminato Ballando con le stelle tra mille polemiche e mille incognite. Come ricorderete lui era uscito durante una puntata insieme ad Amanda Lear e si era giustificato proprio con me dicendo che doveva assolutamente consegnare 17 abiti da sera per un matrimonio importantissimo alla sorella del re dell’Arabia Saudita. Vero? Falso? Una cosa è certa Guillermo ha avuto problemi anche di serenità, non ne stiamo qui a parlare perché non è il caso, però sono contento nel sapere che è più che atteso nella prossima edizione autunnale di Ballando con le stelle. Me lo assicurano nell’entourage di Milly Carlucci e, incontrato al La Vita in diretta, sembrerebbe più che certo anche Ivan Zazzaroni: “Certo che lo aspettiamo, perché non dovrebbe venire?”, mi chiede. Personalmente ne sono contento: non si lascia a casa una persona che ha avuto una difficoltà dopo tanti anni e proprio nel ventennale del programma. Di certo Mariotto poteva comportarsi diversamente e non mettere a disagio la conduttrice Milly Carlucci la quale,“stratega” della televisione com’è, ha saputo creare quello che poteva sembrare un problema in un colpo di scena per la sua trasmissione che proprio ha avuto un rilancio anche (e non solo) per la defaillance di Mariotto. Tutto quanto fa spettacolo.

UP

Christian De Sica, Tony Effe e il cinepanettone

A gratis, Agi come si dice in slang. Pare che Tony Effe dopo essere stato a Sanremo senza troppe convinzioni (“Quando ho capito che non c’era modo di vincere per vari questioni a quel punto mi sono un po’ girato male, no?“) ora parteciperà al prossimo cinepanettone di Christian De Sica, diretto da Neri Parenti. Una scelta polpa famiglia inusuale per un rapper sulfureo come lui. Sembra che la scelta sia assolutamente strategica: entrare, come già nel caso di Sanremo, nel costume della famiglia media italiana. Per alcuni prima era troppo trasgressivo, poco legato alla cultura popolare della nazione e anche la scelta della canzone presentata a Sanremo che sembrava ispirata, al repertorio di Franco Califano, pure citato, “Damme ‘na mano“, forse rientrava in questa ottica. È proprio per questo si dice nel giro di Cinecittà che Tony Effe abbia accettato di partecipare con un compenso sindacale, e il minimo storico. In pratica Agi. Possibile? La sua presenza sicuramente potrebbe garantire un afflusso notevole nelle sale del cinema di ragazzi: Tony è seguito e adorato dalla sua generazione. Ma è anche un ragazzo molto intelligente e che potrebbe aver capito che un cinepanettone in questo momento può essergli solo molto molto utile. Gratis o non gratis andrò sicuramente a vederlo.

UP

Trigno ha passato l’esame famiglia: Chiara ha conquistato tutti

Continua la storia d’amore tra Chiara Bacci e Trigno, il cantante scoperto da Maria De Filippi nell’ultimo Amici. Appena uscito dalla casa di Amici Trigno è arrivato nell’appartamento dei genitori ad Asti, la sua città, e ha trovato Chiara mentre stava cenando insieme alla sua famiglia. “Ci piacciono molto insieme, quello con Chiara è stato un rapporto salvifico per lui. L’abbiamo conosciuta e ci piace molto“. Dicono i suoi genitori. Non so quanto potrà durare la loro storia, sono così giovani, in ogni caso è una storia molto positiva e che può fare bene a tutti e due. “Abbiamo già iniziato a convivere a Milano e abbiamo iniziato una convivenza più libera”. Che cosa intende per più libera? Non si sa, probabilmente si riferiva Trigno al fatto che la loro convivenza all’interno di Amici, dove dormivano praticamente insieme, oggi non è sotto gli occhi delle telecamere. Hanno già vissuto tutto quello che potevano vivere? “No”, dice lui, “anzi, abbiamo tante cose da scoprire, ma solo belle”. Cari ragazzi, da noi solo tanti tanti auguri. Viva l’amore, soprattutto se è pulito e disinteressato come il vostro.

UP

Daniela del Secco Marchesa D’Aragona. S’è sposata la finta o non finta Marchesa. Viva la sposa!

Mi scrivono: “Nozze vip ieri a palazzo del Capitanio, in piazza dei Signori dove si è sposata Daniela Del Secco marchesa d’Aragona con Andrea Velardi, ematologo di fama internazionale. Il rito civile è stato officiato dal presidente del Consiglio Comunale Antonio Foresta. La sposa indossava un abito bianco a sirena di pizzo ed è arrivata accompagnata da uno dei suoi amati cagnolini. Testimone per la marchesa è stato il chirurgo estetico padovano Carlo Alberto Pallaoro”. Ho incrociato la Marchesa D’Aragona (che qualcuno dice che proprio marchesa non è, ma non mi interessa essendo totalmente indifferente titoli nobiliari) in diverse trasmissioni televisive quando ero ospite da Barbara D’Urso. Mi ricordo che c’era una serie di giornalisti che si erano incaponiti nel dimostrare che lei non era nobile, non era ricca, anzi che da ragazza vendesse creme i bellezza e facesse mani e piedi alle signore della Roma bene. Mi ricordo in questo l’assoluta simpatia e originalità di Marina Ripa Di Meana che la conosceva prima che lei diventasse famosa: a chi le domandava se conoscesse Daniela e se era vero che faceva l’estetista Marina nemmeno rispondeva e si limitava a dire che conosceva molte signore della Roma bene che non avevano mai fatto nulla di buono nella loro vita, mentre se Daniela si era inventata un personaggio e le riconosceva senso imprenditoriale e creativo. Tradotto: care signore della Roma bene ringraziate il vostro Dio per come siete nate e per come siete cresciute senza bisogno di lavorare, da una come Daniela avete solo da imparare.

DOWN

Contro Derpardieu. Barillari aggressvo? Ma non diciamo sciocchezze!

Magda, la compagna di Gerard Depardieu, pare abbia denunciato the King, così viene chiamato Rino Barillari, che a ottant’anni ancora è uno dei fotografi più attivi di Roma, dove lavora per il quotidiano Il Messaggero, il più importante della capitale. La signora dice di essere stata strattonata da Barillari. L’episodio si riferisce a qualche mese fa quando Barillari è stato informato che Depardieu e Magda erano all’Harry’s Bar di via Veneto e lui si è fiondato a fotografare il divo. Pare che sia stato denunciato dalla signora e che sia stato rinviato a giudizio perché secondo il pm doveva chiedere il permesso per di poterli fotografare per cui la reazione del divo francese era in qualche modo giustificata. Non mi risultava che bisognasse essere autorizzati dal personaggio in questione se sorpreso da un fotografo in pubblico prima di scattare: la fotografia è cronaca e la cronaca deve essere per forza libera soprattutto se si è un personaggio pubblico come Depardieu e si è scelto di diventare famosi, e in quanto personaggi pubblici non si ha il diritto di immagine e di identità che tutela invece le persone non famose. Invece è così: questo è regolato dall'articolo 96 e 97 della Legge sul Diritto d'Autore (633/41). Quindi, in generale, sì, è consigliabile chiedere il permesso prima di fotografare e pubblicare l'immagine di un "divo". Conosco personalmente Barillari da quando ho iniziato a lavorare e non ho mai sentito nessun personaggio famoso, da Sophia Loren ai divi più recenti lamentarsi di lui e del suo comportamento. L’ho detto anche in televisione: Barillari è un principe dell’informazione, la sua persona è rispettosa verso il prossimo, un calabrese di grande dignità, e tutti gli vogliono bene e rispettano soprattutto il suo lavoro. Questo è il racconto di Rino e io gli credo: “Quando sono arrivato — ricorda il King — ho scattato foto a chi c’era in quel momento, come l’ex direttore del Tg1 Gianni Riotta e l’ex arbitro Alexandra Colasanti, testimoni dell’aggressione, poi con il teleobiettivo ho cominciato a fare lo stesso con Depardieu e la compagna”. Ma la reazione non è stata la stessa. “Lei mi ha insultato, lui mi ha tirato addosso il secchiello del ghiaccio, poi si sono alzati, prima lei — che veramente sembrava un demonio — e poi lui, che mi ha preso a pugni. E sono fuggiti in macchina. Io non picchio nessuno, figuriamoci il personaggio che devo fotografare — dice ancora Barillari —. Mi dispiace che sia finita così: Depardieu è un grande personaggio, non so cosa pensare”. Nemmeno io.