Nuova puntata della rubrica curata da Roberto Alessi, giornalista e direttore del settimanale Novella 2000, che analizza per MOW le notizie e le indiscrezioni UP and DOWN che più stanno facendo discutere o che, con ogni probabilità, affolleranno siti e giornali di gossip nei prossimi giorni. Si comincia con “Il gossip è la prima forma di democrazia”. Fedeli a questo motto - da lui coniato - siamo lieti di ospitare la rubrica che Roberto Alessi, giornalista tra i più ben informati in Italia e direttore di Novella2000. Ma vediamo subito chi sono per lui gli Up e i Down della settimana. Si parte con una bomba sul Festival di Sanremo, con Al Bano che dice "no, grazie" all'invito nella serata dei duetti con i Coma_Cose. E poi Sabrina Ferilli, "regina politicamente e volutamente scorretta", Emis Killa e il rolex rubato a Federico Fashion Style... con “Torna a casa Alessi” il mondo dello spettacolo non ha segreti.
![Al Bano](https://crm-img.stcrm.it/images/42355602/2000x/20250208-105523092-7053.jpg)
UP
Al Bano uno schiaffone al Festival. A Sanremo a duettare con i Coma_Cose? No grazie!
Dopo averlo rimbalzato come concorrente, al Festival avrebbero provato ad avere Al Bano nella serata dei duetti... Roba da paaaaazzi. Ma il suo posto non è quello. Così Sanremo si è preso un gran schiaffone da Al Bano: chi di spada ferisce, di spada perisce. Che cosa è successo? Dalle quinte dell’Ariston ci rivelano che Al Bano, bocciato da Carlo Conti al quale aveva presentato la sua canzone Per sempre, è stato chiamato per esibirsi il venerdì nella serata delle cover con i Coma_Cose. La notizia è certa, anche se Al Bano non vuole assolutamente commentare nulla di ciò che riguarda il Festival, ancora addolorato per il comportamento dopo le sue dichiarazioni che avrebbe voluto assolutamente essere presente perché «io soffro di sanremite acuta». Tra l’altro, Al Bano, ricordiamo, è stato il fautore del mini concerto tenutosi a Sanremo due anni, fa con Massimo Ranieri e Gianni Morandi, un evento mediatico senza precedenti, forse l’apice dei Festival di Amadeus, che però l’anno dopo non l’ha chiamato. Quest’anno, tutti davano per scontato l’arrivo di Al Bano sul palco, ma a sorpresa Conti ha bocciato la sua canzone. Chi gli vuol bene dice: il posto giusto di Al Bano era sul palco come concorrente, non certo accanto ai Coma_Cose, bravi sicuramente, ma che ci azzeccano con lui? Tanto è vero che i Coma_Cose hanno ripiegato su Johnson Righeira. Un’ultima notizia: l’ufficio di Sergej Agapov insiste con Al Bano per un concerto alla corte di Vladimir Putin. Anche qui Al Bano è irremovibile: andrà in Russia a cantare e lo farò anche gratis, ma per festeggiare la fine della guerra con l’Ucraina. Non prima.
![https://mowmag.com/?nl=1](https://crm-img.stcrm.it/images/41720423/2000x/20241116-164438913-1648.jpg)
DOWN
Tennisti: non si vive di solo pane, ma di sponsor. I soldi non sono mai abbastanza
Sono rimasto colpito dalle valutazioni dei giornali sportivi con un occhio alla finanza su quello che guadagnano i tennisti. Anche un personaggio non ai vertici degli slam internazionali come Matteo Berrettini (che comunque fa parte della squadra che ha vinto la Coppa Davis) è arrivato a guadagnare, i conteggi sono di gennaio 2025, 12,5 milioni di euro solo di premi in carriera. È preceduto solo da Jannik Sinner, che ha un cachet complessivo superiore ai 37 milioni, oltre che a Fabio Fognini, il quale avrebbe guadagnato 19 milioni. Certo verrebbe voglia di aprire una colletta, se confrontati con Novak Djokovic che ha accumulato 185 milioni o Rafa Nadal, che al termine del 2024 avrà messo insieme 134 milioni e lo svizzero Roger Federer - arrivato a 130 milioni. Da questi ragionamenti sono esclusi gli sponsor. Basti pensare che Berrettini pare abbia un contratto che lo lega al marchio di moda Hugo Boss per un cash annuale di 500mila euro. A questi poi si aggiungono gli altri sponsor, come le scarpe Asics, marchi di bibite come la Red Bull e le racchette firmate Head. Pare che solo con gli sponsor Berrettini metta insieme 2 milioni di euro a stagione. Come direbbe Totò, alla faccia del bicarbonato di sodio.
UP
Sabrina Ferilli si ribella. Regina politicamente e volutamente scorretta?
Sono pazzo di Sabrina Ferilli. Non sono mai stato un suo fan stregato. Certo popolare è popolare. Bella è più che bella bellissima. Ma ora mi ha conquistato completamente con tutte queste esternazioni contro il political correct, che è diventata una mania insostenibile, una coltre di cemento che non ci permette di fare battute, di dire a un amico che è ingrassato, di dire che è una ragazza è bella e quell’altra è meno bella, di sottolineare che un ladro è un ladro e che non è meno grave se è magrebino. E Sabrina sottolinea che per anni e anni, secoli, gli argomenti con cui fai ridere oggi, per una donna sono stati tabù: ironizzare su come sei fatta su quello che ti succede ridere sul difetto. E da un po’, sottolinea Sabrina, che tutto viene messo in discussione e sottolinea che vengono rese più importanti le parole del comportamento. Per cui, se ti scatta di dire quel che quel tale amico è negro si trasforma in uno stigma. Di razzismo, anche se sei la persona più inclusiva della terra. «Le parole sono importanti ma i comportamenti di più», sottolinea Sabrina e ha ragione. E sottolinea che persino certi politici, che alle parole sono così attenti, si fermano alla fine solo alle parole «così attratti dalla futilità della polemica da distrarsi dalle esigenze reali». Come non darle ragione? Per fortuna Sabrina non è sola. Altri artisti, come Pio e Amedeo, come Checco Zalone, hanno capito che certe mode sono solo esercizi stilistici, come la shva, che ci porterebbe prima o poi (ricordate la polemica per “genitore uno e genitore due”?) all’abolizione delle parole mamma e papà.
![Sabrina Ferilli](https://crm-img.stcrm.it/images/42355607/2000x/20250208-105621484-6482.jpg)
DOWN
Emis Killa, dalla trasgressione a Tony Dallara?
Alla fine Emis Killa mi fa quasi tenerezza anche se non dovrei visto che è indagato con ipotesi di reati pesantissimi. Lui ospite da Giletti ha detto: «Chiaramente avrei preferito andare a Sanremo». Anche se non si è pentito di nulla di quello che ha fatto, se l’ha fatto: «Non penso che queste frequentazioni (con i ragazzi della curva del Milan, ndr) mi abbiano danneggiato. Io con loro ho solo condiviso l’amicizia. Io al momento sono solo indagato, non sono preoccupato». Come si sa, è indagato per associazione a delinquere e dopo essere stato colpito dal Daspo che gli vieta di assistere agli incontri di calcio. Il suo nome, infatti, è stato iscritto nel registro degli indagati per associazione a delinquere nell’inchiesta «Doppia curva» della Direzione distrettuale antimafia sugli affari criminali del mondo ultrà interista e milanista. E così la canzone che doveva presentare a Sanremo, perché ricordiamo lui si è ritirato dalla gara, è stata presentata in anticipo. Certo, il testo non è così trasgressivo come qualcuno aveva paura che fosse. Certo, qualche frase è un po’ più pesante rispetto a quelle che potrebbe cantare Orietta Berti, ormai regina del rap. Killa canta: «E sembriamo due randagi, litighiamo da ubriachi Lo facciamo sui binari, tra i vagoni abbandonati. E mi fotti la testa, sei l’ecstasy e il mescal che non fanno dormire. Sul red carpet di vetri e il volume illegal». Ma poi la canzone alla fine, sostanzialmente nel ritornello, dice: «Sì, sembro pazzo, lo so. E forse a volte lo sono. Ma sei la fine del mondo. E per la fine del mondo io mi metterò comodo. Sì, sono pazzo, lo so». Poca roba, testi che possono ricordare quelli di Tony Dallara quando cantava: «Tu sei romantica amica delle nuvole». E questo mi porta ad avere una maggiore tenerezza per questo ragazzo che per Sanremo si era pure preparato un testo ad hoc. Sarà per l’anno prossimo, spero.
DOWN
Donald Trump Junior, morte a Venezia a caccia di uccelli
Donald Trump Junior non è diventato famoso per il suo acume né per la sua intelligenza. Pur avendo frequentato Ivana Trump per tanti anni, non ricordo un’osservazione di mamma orgogliosa. Adesso si parla di lui perché sono girati dei video su YouTube che lo mostrano in una recente battuta di caccia nella Laguna di Venezia in un’area protetta. Oltretutto è fotografato anche con il cadavere di un’anatra che ha abbattuto e che appartiene a una specie protetta. Io sono contro la caccia, in maniera non viscerale, ma diciamo che un cacciatore non mi è istintivamente simpatico, anzi. Se poi quel cacciatore va a caccia di animali che non si possono cacciare, se poi abbatte animali per il puro piacere di ucciderli e poi nemmeno li cucina personalmente, be’ quel cacciatore a me sembra stupido perché non c’è nulla che giustifichi la sua azione se non il piacere di uccidere. Che poi lo faccia uno che ha anche una responsabilità d’immagine e politica, visto che il padre è stato ed è presidente degli Stati Uniti, allora sarebbero da usare parole poco eleganti da pronunciare.
![Emis Killa](https://crm-img.stcrm.it/images/42355608/2000x/20250208-105709433-5232.jpg)
UP
Luxuria e Alessandro Cecchi Paone, la Madonna è LGBTQ+
La leggenda di un miracolo che nel 1200 salvò una coppia di omosessuali ha creato il culto della madonna schiavone: un evento che ogni anno attira migliaia di pellegrini. Luxuria e Alessandro Cecchi Paone mi hanno parlato della loro partecipazione alla festività legata al culto della Madonna di Montevergine nel santuario omonimo nel complesso monastico mariano dove durante la guerra fu anche nascosta dai Savoia la Sacra Sindone per non permettere a Hitler di rubarla da Torino. Il culto della Madonna Schiavone, così viene chiamata, è legato a una leggenda o una verità: pare che nel 1200 una coppia di omosessuali che si amava fosse stati scoperta e quindi imprigionata sotto un albero. Sarebbero morti di gelo a quell’altezza, a 1200 metri in mezzo al ghiaccio, ma la Madonna li vide, si avvicinò a loro, sprigionò un grande calore e un improvviso raggio di sole sciolse i ghiacci, salvando i due innamorati. Da allora migliaia di pellegrini celebrano la Madonna di Montevergine. Da tutta Italia arrivano uomini e donne, molti dei quali della comunità LGBTQ+, tra cui quest’anno si sono aggiunti Vladimir Luxuria, Alessandro Cecchi Paone e anche Mariano Gallo, un artista drag queen famosissimo con il nome di Priscilla Drag. Ed è sbalorditivo vedere come sia i pellegrini sia tutti i religiosi del santuario siano felici di incontrarli. «Siamo rimasti impressionati», mi dicono insieme Luxuria e Cecchi Paone, «Pensa che quando l’abate è entrato in chiesa dal fondo della navata ormai stracolma di pellegrini ed è passato accanto a noi che eravamo in prima fila si è inchinato per salutarci. E dopo, quando siamo andati nella sacrestia, ci ha offerto anche un liquore fatto con le erbe del posto e ci ha impartito la benedizione. Una bellissima unione tra vita e chiesa nel segno della Madonna di Montevergine».
DOWN
Rosario Fiorello, per Olivia due padri e due nonni pazzeschi
Non vorrei essere nei panni di Ansperto Radice Fossati Confalonieri (quanti cognomi ha?). Il perché è presto detto: è appena diventato padre perché Olivia Testa, la moglie, ha dato alla luce un maschietto. Olivia è la figlia di Susanna Biondo, moglie di Rosario Fiorello, il quale ha sempre considerato Olivia come una figlia, ma Olivia ha anche un padre più che presente, Edoardo Testa, un signore bello quanto autorevole. E così Ansperto si è ritrovato con due suoceri, che ovviamente, come tutti i nonni che si rispettino, sono sbarellati per il nipotino appena arrivato. Apprezzo molto poi il fatto che in famiglia proteggano molto questo bambino: nessuna foto, assoluta discrezione, non si sa nemmeno il nome. È una libera scelta che in qualche modo apprezzo, anche se il mio consiglio ai personaggi popolari come Fiorello è sempre quello di condividere con il proprio pubblico emozioni ed esperienze, soprattutto se belle come questa. Comunque auguri a tutti da Novella 2000.
UP
Federico fashion style, gli hanno rubato il Rolex, regalo della Marini. Lei lo ricompra. Stellare
Mi colpisce la confessione di Federico Lauri, più noto come Federico Fashion Style, superstar tv, che ricorda che gli hanno scippato un Rolex e che per lui è stato un grande dolore affettivo. «Non era tanto per il Rolex, quanto perché me lo aveva regalato Valeria Marini ed era stato il mio primo orologio prezioso. Prima andavo in giro solo con il Casio, non avevo soldi». Poi lo scippo in corso Como a Milano. Non è la prima volta che scopro che Valeria Marini è una donna generosa e mi fa molto piacere perché nel mondo dello spettacolo la generosità non è così comune. E mi fa piacere che sia riconfermata questa fama di Valeria stellare. E a Federico posso solo dire di stare un po’ più attento: non so come sia avvenuto lo scippo, ma so che a volte bisognerebbe stare attenti, più attenti. Un ultimo particolare: la Marini glielo ha ricomprato. Stellare.
![https://mowmag.com/?nl=1](https://crm-img.stcrm.it/images/41276431/2000x/20241116-164438913-1648.jpg)