“Salve, sono Corrado Tedeschi”, comincia così l’ennesimo video accusa che punta il dito contro la sicurezza della città di Milano. Questa volta, dopo Flavio Briatore vittima di un episodio analogo, è l’attore e conduttore televisivo livornese a parlare, raccontando un tentativo di furto in auto subito e fortunatamente sventato. Il video in questione è stato pubblicato e diffuso via Instagram dall’account Milanobelladadio.
Tedeschi, con il suo abituale aplomb, racconta quanto accaduto, descrivendo con minuzia tutti i dettagli del tentativo di furto nella propria auto. “Ho sentito uno bussare al mio finestrino, e mentre ero girato verso di lui un altro dal lato opposto stava cercando di aprire la portiera per prendere uno zainetto”. Ciò che colpisce di più di questo racconto è che il tutto è accaduto in pieno centro. “Ho posteggiato l’auto in via Durini, centro che più centro non si può”, ha sottolineato l’attore con un intento ben preciso, quello di suggerire come a Milano oramai non ci siano più safe zone. Tra periferia e zona Duomo, o San Babila come in questo caso, nulla cambia.
La denuncia di Corrado Tedeschi è solamente la più recente di una lunga coda. Negli ultimi mesi infatti, per non dire anni, sono stati molti i vip e i non-vip che hanno parlato pubblicamente di una situazione oramai invivibile per le strade di Milano. Molti addirittura la paragonano alla Gotham City di Batman, ma per il sindaco Sala si tratta di semplici provocazioni, o addirittura di attacchi politici.
Intanto ci pensa Corrado Tedeschi ad avvisare i cittadini: “Io questo video lo faccio per mettervi in guardia” dice l’attore, che fortunatamente è riuscito a sventare con astuzia il furto subito. Quello tentato ai danni Tedeschi, infatti, è uno dei metodi più diffusi tra i ladri di automobili nelle grandi città. “Io ne avevo già sentito parlare” ha detto il protagonista di questa vicenda, che ha concluso con un monito molto preoccupante: “Mi raccomando state attenti. Questa è la città…”. Ma a Milano cosa sta succedendo? La palla ora passa (ancora una volta) a Beppe Sala.