Flavio Briatore, dopo essere stato vittima di un tentato furto, ha fatto un video sui social in cui criticava il sindaco di Milano Giuseppe Sala. A suo dire, la città sarebbe diventata molto più pericolosa negli ultimi tempi. È d’accordo con lui Vittorio Feltri, che ha notato una presenza molto minore delle forze dell’ordine per le strade di Milano: “Prima c’erano delle camionette delle forze dell’ordine in giro con gli uomini dell'esercito. Queste intimidivano i delinquenti”. Non si tratta, però, solo di questo. C’è, secondo il fondatore di Libero, una mancanza di attenzione al tema della sicurezza in generale: “In stazione centrale non funziona neanche l’illuminazione, che è fondamentale”. Il sindaco Sala sarebbe troppo concentrato sulle sue politiche green e le piste ciclabili, quindi. Feltri non mette in discussione la sua buona volontà, semplicemente ne valuta i risultati. “C’è uno scollamento tra l'amministrazione e gli interessi della popolazione”, sottolinea ancora il giornalista. Non è da escludere, comunque, un collegamento tra l’immigrazione (e la povertà in cui riversano coloro che arrivano in Italia) e l’aumento dei crimini.
Direttore Vittorio Feltri, ha ragione Flavio Briatore a dire che Milano è diventata più pericolosa negli ultimi tempi?
Effettivamente Milano negli ultimi tempi si è aggravata dal punto di vista dell'ordine pubblico e del controllo della città. Prima c’erano delle camionette delle forze dell’ordine in giro con gli uomini dell'esercito. Queste erano dislocate secondo un criterio intelligente, venivano collocate nei punti più sensibili e questo contribuiva a scoraggiare i delinquenti, li intimidiva. Oggi questo non c'è. Segnalo anche che a Milano c'è un numero abbastanza importante di vigili urbani. Io, però, non ne vedo uno in un incrocio di Milano da almeno dieci anni. Questo contribuisce a creare un clima dove diventa più facile delinquere, questo è evidente. Quindi sì, Briatore secondo me ha detto delle cose giuste.
Quali sono le zone peggiori?
Ieri sono passato davanti alla stazione centrale, che è un luogo particolarmente delicato e non c'è l'illuminazione: questa si sa benissimo che è importante ai fini di sicurezza. Insomma, sono tante le piccole cose per cui Milano è trascurata dal punto di vista dell'ordine pubblico. Poi ci sono le battaglie fra i giovani, accoltellamenti, insomma, tutto ciò allarma la popolazione.
Il sindaco Giuseppe Sala si sta concentrando soprattutto sulle politiche green. Cosa potrebbe fare di diverso?
A me le piste ciclabili non importano. So che dove sono state realizzate, per esempio in Corso Buenos Aires, è stata ammazzata la via più commerciale d'Europa. Un tempo era incredibile Corso Buenos Aires. Adesso è impossibile trovare un buco dove mettere la macchina. In più un terzo abbondante della sede stradale è stato rubato dalle piste ciclabili, che rendono la circolazione residuale in quella zona veramente difficoltosa. Tu se vuoi attraversare Buenos Aires da Porta Venezia ci puoi mettere anche tre quarti d'ora, che non mi sembra molto carino.
C’è un distacco tra il sindaco e la città?
C’è uno scollamento tra l'amministrazione e gli interessi della popolazione, questo mi sembra evidente. Poi io non dico che sia in malafede il sindaco, sarà anche convinto di fare le cose per bene, ma i risultati sono pessimi.
Come giudica la scritta apparsa su un muro di un palazzo milanese in cui si minaccia di morte Matteo Salvini?
Diciamo che i cretini ci sono sempre stati e ci saranno sempre. Non penso proprio che Salvini rischi la vita (ride ndr). Qualche idiota che si diverte a fare queste scritte c’è sempre. Prima si limitavano a imbrattare i muri delle abitazioni, adesso fanno anche questo tipo di interventi parapolitici che fanno ridere. Pensiamo a coloro che hanno filmato le zingare mentre borseggiavano in metropolitana e sono stati accusati di aver commesso un grave reato: lì si sottovalutava il fatto che il reato invece era commesso in modo grave dalle zingare stesse. Insomma, si stanno ribaltando dei concetti che sembravano consolidati. Cioè tu non puoi filmare i ladri perché i ladri meritano rispetto.
C’è secondo lei una relazione tra criminalità e immigrazione?
Purtroppo, l'immigrazione selvaggia ha provocato un aggravamento anche dell'ordine pubblico e non solo a Milano. Questi poveracci, chiamiamoli così, che arrivano con i barconi e vengono tutti ospitati, comunque accettati dopo un breve periodo di tempo, si sono sparpagliati in tutta Italia. Non hanno un lavoro, non hanno una casa, non hanno neanche un bagno, per cui figurati cosa può succedere. Poi naturalmente quando uno è senza lavoro per campare deve per forza delinquere.
A Milano si tende a minimizzare o a esagerare la questione della sicurezza?
Ci sono giornali e televisioni che puntano il dito accusatore contro le dichiarazioni che ho ti ho appena fatto, altri che invece accettano che c’è un’involuzione e non evoluzione in tema di sicurezza.
In effetti, quello che è successo a Briatore è successo alle undici di mattina in una zona tranquilla.
Io ho citato la stazione centrale perché commettono spessissimo reati, compresi gli stupri. Perché questi stupratori non hanno delle fidanzate e quando vedono una donna perdono il lume della ragione, magari l’aggrediscono, la violentano eccetera. Però certo sono episodi non frequentissimi che di sicuro allarmano la popolazione e la rendono particolarmente sensibile. Di questo il nostro sindaco se ne frega. Poi non c'entra solo il sindaco, perché l'immigrazione non dipende solo da lui. Entrano migliaia di persone ogni giorno e non sappiamo dove metterli: vanno per strada e per strada vivono la vita che sappiamo comprendere borseggi, scippi e roba del genere.