“Il suo modo di darci aria pulita è aumentare il ticket dell’Area C a 7,50 euro”: è così che Roberto Parodi, noto scrittore e giornalista, contesta l’operato di Giuseppe Sala, sindaco di Milano che, da come lo descrive “il_parods”, non sembrerebbe poi così tanto “green” come si definisce. In un video pubblicato su Instagram Parodi parla della politica del sindaco milanese che a parole sembrerebbe incentrata sulla sostenibilità e in difesa dell’ambiente, ma nei fatti, poi, si rivelerebbe tutt’altro. Durante il suo intervento il giornalista dice: “Qui a Milano abbiamo un sindaco molto green, peccato che non sia sensibile alla cosa più green del mondo: gli alberi”. Successivamente spiega quanto sia importante il verde nelle città e, soprattutto, gli alberi che “assorbono anidride carbonica ed emettono ossigeno”, ma evidentemente non per tutti sembrerebbe valere quello che Parodi chiama “l’Uovo di Colombo”.
È un chiaro esempio di questa vicenda il caso del giardino Lea Garofalo, dove nei mesi scorsi sono state raccolte ben 2600 firme per evitare che venissero tagliati 11 alberi tra cui tigli e un glicine: il progetto del comune è quello di costruirci il nuovo Museo Nazionale della Resistenza. Parodi durante il suo intervento cita anche Giovanni Storti, del famoso trio “Aldo, Giovanni e Giacomo”, che durante una delle diverse proteste per salvaguardare gli alberi del parco ha detto: “Sono qua perché questo è il giardino di Lea Garofalo, limitrofo a dove sorgerà, ahimé, il museo con la costruzione di cemento e adesso il Comune ha deciso di tagliare due dei tre tigli che ci sono lì, sicuramente compromettendo anche l'altro. Inventandosi questo meccanismo del Museo della resistenza, hanno trovato il modo di costruire qua. Secondo me, forse bisognava discutere un po' sul fatto di costruire”. Insomma i cittadini sono arrabbiati e a Milano servirebbero effettivamente più alberi.
Roberto Parodi fa poi una battuta sostenendo che “il sindaco green è verde come i verdoni di Paperon de Paperoni” e alludendo al fatto che Sala parrebbe essere interessato agli incassi del Comune più che al bene dell’ambiente. Tuona poi Parodi: “Il suo modo di darci aria pulita è aumentare il ticket dell’Area C a 7,50 euro”, e anche questo aspetto dovrebbe effettivamente far riflettere su quanto forte e veritiero sia l’intento di voler fare del bene all’ambiente e non solo o principalmente di arricchire le casse del Comune di Milano. Un accenno anche alle Ztl e alle piste ciclabili che, secondo “il parods”, nickname di Parodi su Instagram, rallentano il traffico e aumentano le emissioni. Il video, oltre che a essere una critica all’amministrazione comunale, è anche un invito a richiedere un risarcimento sul sito www.aria-pulita.it che afferma di tutelare il diritto dei cittadini a respirare aria pulita e si appella alla Direttiva Comunitaria 2008/50/CE che tutela la salute dei cittadini e impone agli Stati membri specifici standard di qualità dell’aria.