Più di 600 persone hanno partecipato a Milano alla protesta intitolata "Divieto, il cuore non si ferma", la prima mobilitazione dei conducenti di motociclette Euro 0 ed Euro 1 contro i divieti, e in particolare contro lo stop alla circolazione previsto fra un anno nelle zone urbane con più di 30 mila abitanti. Tra i partecipanti – oltre a Christian Abbiati, ex portiere di Milan e Juve oggi proprietario di una concessionaria Harley-Davidson – anche Roberto Parodi, non nuovo a prese di posizione contro le scelte viabilistiche dell’amministrazione comunale milanese.
“Pensate – le parole del Parods – come può far paura una Vespa 125, con un cilindro grosso come questo microfono che gira boh, non so, venti volte all’anno. Ecco, questo è che spaventa il sindaco Sala. La moto anche se è Euro 0 porta comunque uno snellimento del traffico. Una moto se deve andare da piazzale Loreto a piazzale Corvetto ci mette dieci minuti, mentre una macchina anche se Euro 3 o Euro 4 ci mette quaranta minuti, quindi noi emettiamo molto meno anche se siamo Euro 0. E il problema dei parcheggi le moto lo risolvono. Tutti punti che al sindaco Sala passano proprio qua [sopra la testa]. Lui preferisce fare le piste ciclabili e noi andremo con le Euro 0 sulle piste ciclabili”.
Questa poi la posizione di Lorenzo Gioacchini, uno dei leader della protesta, sentito dal Giorno: "Pesiamo un quarto o addirittura un decimo delle auto nuove che circolano, i conti della bilancia ecologica son presto fatti. Siamo più veloci a sgomberare i semafori e, nel traffico, dove passa un’auto passano 5 motocicli. Le due ruote sono la vera risorsa di una città che vuole inquinare meno ma, senza schierarsi politicamente, qualcuno non lo vuole capire e ci penalizza. Ma non c'è solo questo, c'è un'intera impostazione della città che non va: spariscono ogni giorno i parcheggi moto, vengono limitati e chi governa non si rende conto che dove ci sta un’auto ci parcheggiano 6 moto. se prendessimo tutto l'auto che cosa accadrebbe? E se usassimo i mezzi Atm già saturi oltremisura nelle ore di punta? insomma, abbiamo un anno prima che il divieto Euro 0 ed Euro 1 sia effettivo, ci faremo sentire eccome anche per il rispetto che si deve al mondo delle due ruote, tutte le due ruote, e che non viene tenuto in considerazione".