Alessia e Giulia Pisanu, due sorelle di 15 e 17 anni, hanno perso la vita investite e uccise da un treno Alta Velocità in transito alla stazione di Riccione e diretto verso Milano. Stando alle prime informazioni raccolte, le due ragazze di Castenaso (Bologna) sono state viste arrivare in stazione e barcollando hanno tentato di attraversare i binari. Ulteriori accertamenti e verifiche sono in corso da parte della polizia ferroviaria e dei carabinieri. Il padre delle due giovani è stato poi rintracciato grazie al ritrovamento di un cellulare sul luogo dell'impatto, che si è recato all'obitorio dell'ospedale per l'identificazione del corpo delle figlie. Una tragedia che ha colpito una famiglia intera. Sul posto presente anche la sindaca di Riccione Daniela Angelini, per dimostrare il proprio supporto: “E’ stato un bruttissimo risveglio per me. Lo è stato come prima cittadina ma soprattutto lo è stato come mamma, per questa disgrazia che ha visto coinvolte due ragazze così giovani. In questo momento mi metto nei panni dei genitori, che aspettano con ansia figlie che non torneranno mai a casa. È uno sgomento enorme essere di fronte a una tragedia simile. A nome di tutta la comunità di Riccione, esprimo il profondo dolore per quanto accaduto nella nostra stazione e cordoglio per la famiglia. Siamo vicini alle forze dell’ordine che stanno lavorando per fare luce su quanto accaduto”.
Gli investigatori hanno ascoltato diversi testimoni oculari: le testimonianze raccolte verranno poi integrate con l'analisi dei video delle telecamere presenti in stazione. Al momento nessuna ipotesi è esclusa: da un attraversamento imprudente, a un litigio finito sui binari, al tentato suicidio di una delle due con l'altra che tenta invano di fermarla per poi finire entrambe travolte dal treno in corsa. Un testimone che ha assistito all'investimento delle ragazze, in un video pubblicato dal Corriere di Romagna, ha dichiarato che: “Una non mi sembrava in sé. Ho visto le due ragazze che volevano andare nel secondo binario, perché c'era il treno fermo per Ancona. Allora mi sono messo a urlare e dietro di me si sono messe a urlare altre persone che aspettavano per prendere il treno. Tra le urla ho sentito il fischio del treno del primo binario, che andava verso Milano, sono sicuro fosse una Frecciarossa. Ho sentito un gran botto, non ho capito più niente, tutta la gente si è messa a urlare". Un altro testimone ha raccontato che: “Barcollavano, ma è impossibile dire se erano ubriache o solo stanche. Quando le ho viste sulla linea io e altre persone gli abbiamo urlato di allontanarsi perché si sentiva già il fischio del treno che a tutta velocità stava arrivando da sud diretto verso Rimini”.