Continua a far discutere quanto accaduto a Porto Santo Stefano al Brasiliano, nome d’arte (o meglio social) di Massimiliano Minnocci. L’influencer, infatti, nella mattina di domenica è stato fermato dalla polizia municipale, al secondo tentativo, a bordo della sua Porsche nera. Dopo il famigerato test del palloncino è stata quindi riscontrato lo stato di ebbrezza del romano, che è stato subito portato (in manette) in caserma, con tanto di patente ritirata per quindici giorni, come lui stesso ha tenuto a specificare sui social. Già, perché poche ore dal suo quasi arresto, il Brasiliano è tornato su Instagram, e con le sue storie ha voluto fare chiarezza sulla situazione. “È tutta un’illusione”, aveva detto, ammettendo che “n’se può fermà il Brasiliano”. Ma Minnocci non è stato l’unico a fiondarsi sul social per commentare quanto accaduto. Il rocambolesco posto di blocco, infatti, è finito sotto gli occhi del ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, che ha dedicato all’influencer un post alquanto critico: “Questo (il Brasiliano, ndr) faceva il fenomeno, ubriaco e a tutta velocità, incurante del prossimo… Più che ‘influencer mi sembra un cretino e un pericolo pubblico”. E la risposta non si è fatta attendere…
Così, il Brasiliano è tornato sulle storie di Instagram per replicare al leader della Lega. Prima una semplice dedica (poco amorevole) scritta a modo suo: “Co tutti i caxxi che c’avemo in Italia tu stai a pensa a me… pensa a fa e lavoro tuo e pensa all’impicci che fate voi”. Poi, però, Minnocci ha voluto commentare anche con un video. Prima ha voluto ringraziare un certo Ivan, visto che, parola del Brasiliano, “mi ha pagato l’avvocato perché mi avevano arrestato”, e poi è tornato sull’episodio di Porto Santo Stefano. “Stanno a parlà tutti di quello che mi è successo. Ragazzi - afferma Minnocci -, è solo hype. È tutto hyper, non c’è problema, il Brasiliano - continua - è libero, è bello, è vegeto”. Dopo una piccola marchetta per il solito Ivan, ecco che arriva la risposta al capo del Carroccio. “Caro Matteo Salvini, un mio amico ha detto bene quando si parla di influencer vai al manicomio, tu diventi pazzo. Ma non è che volevi fa’ l’influencer invece che il politico? Perché è come se ci avessi invidia di noi. A parte che guadagno più di te, quindi, questo è poco ma sicuro […] tutto fatturato, quindi attaccate ar cazzo. E poi, voglio dirti una cosa che è molto, molto importante: stavo andando a trenta all’ora, diglielo agli amici tua de la Repubblica, stavo andando a trenta all’ora. Non sgommavo, e non facevo niente di quello che avete scritto. Però, visto che vi piaccio così tanto, che ogni cosa che faccio perché ogni volta che faccio una cosa, pure quando faccio le scureggine, voi mi fate gli articoli sul giornale. Quindi - conclude -, caro Matteo Salvini influencer, woo (il verso diventato famoso con la canzone del Brasiliano Volevo te, ndr)”.