Amori ufficiali, ufficiosi, offensivi, inventati dalla stampa, illegali. Alcune volte, poche in verità, persino platonici. Quel poco, veramente poco di ideale che Silvio Berlusconi possedeva, l’aveva creato lui stesso con il racconto della sua vita, la favola di un eroe che lungo la strada si era intrattenuto con questa o quella avventura passeggera. Una favola, appunto, di cui non sempre i personaggi secondari hanno voluto far parte. A cui il mondo, per fortuna, a un certo punto ha smesso di credere. Alcuni l’hanno tradito, altri gli sono rimasti fedeli. Forse hanno solo imparato a fingere di fronte ai microfoni, certo, ma anche tra le donne che hanno dovuto sopportare anni di processi c’è ancora chi lo difende. Stanno aspettando un favore postumo, una ricompensa post-mortem? Per la cronaca: non tutte, anzi, andarono a letto con il premier. A ogni modo, gli amori di Silvio sono stati carne, soldi e sputtanamenti. Storie bisbigliate da così tante persone da diventare grida all’interno di palazzi dai soffitti troppo alti. Parodie di amor cortese e nessuna poesia. Piuttosto storiacce da taverna. Ma anche le favolacce reclamano il diritto all’esistenza. Solo la mente di un demiurgo con problemi a casa potrebbe concepire l’inganno di Ruby, “nipote di Mubarak”. Neanche un re folle si spingerebbe a presenziare alla festa di una damigella (minorenne) quasi facendo “cucù”. La povera innocente non trovò niente di meglio di un nomignolo per dichiarare il suo affetto: “Papi”. Un sovrano disposto a sacrificare il regno pur di godersi l’ennesimo focolare sconveniente. I tesori però no, quelli non li mollava. Consapevole che con il potere dei preziosi, dei favori, dei regali, dei compensi elargiti per la compagnia in notti “di risate, di chiacchiere, di cene e niente più (seriamente?)” si poteva rimanere a galla. Simulare la sanità, relegando eventi scabrosi a scappatelle occasionali, vizi di un uomo che era molto altro. Ci sono state modelle bulgare diventate ereditiere dopo la morte di un marito ucciso da un sicario, igieniste dentali conosciute nel reparto di un ospedale dopo l’assalto all’arma bianca (un souvenir del duomo) e anche aspiranti sosia di Rihanna. Chi ne ricorda il profumo dei piedi, chi la freschezza dell’alito al gusto di Iodosan. Poi le attrici, le escort, le giornaliste e tutte coloro di cui non sappiamo niente. Non lo sapremo mai. Non in questa vita. Chissà se saremo invitati a quel tavolo all’inferno, seduti tra Berlusconi e Lucifero. In una notte di racconti. Attendendo almeno un altro compare, l’amico e mai (per carità!) compagno. “Vladimir, cribbio, almeno la bottiglia portala tu, che alla fi*a ci penso io”. Nel sottosuolo, tra Lambrusco e bunga bunga. Ammesso, e non concesso, che alla prossima legislatura Silvio non risorga.
Carla Elvira Dall’Oglio (12 settembre 1940): prima moglie di Berlusconi. Sposati nel ’64, con lei ha avuto due figli, Marina e Pier Silvio. Si dice che sia la prima moglie a fare il vero uomo di potere. Poi si lascia per la segretaria, che ha aiutato il potente a consolidare il potere, infine ci si sposa per la terza volta con una moglie “trofeo”, giovane e bella. Berlusconi non ha seguito questa procedura. A noi piace, soprattutto nelle foto d’epoca con quel taglio a scalare alla Charlie’s Angels o alla Daisy di Hazard.
Veronica Lario (19 luglio 1956): Famosa per le foto con le tettone di fuori sparate in prima pagina da un giornale vicino al Cav. Fabrizia Carminati, che aveva una relazione con Berlusconi ma si era innamorata di un altro, insistette perché l’andasse a trovare in camerino durante la rappresentazione de “Il magnifico cornuto”. Era fortunato anche quando lo volevano scaricare.
Noemi Letizia (26 aprile 1991): Pare sia l’inventrice del soprannome “Papi”. Berlusconi si presentò al suo diciottesimo compleanno, ma la conosceva da prima. Oggi non la riconosce più nessuno a causa degli interventi di chirurgia estetica. Berlusconi disse che era molto amico del padre da lunghissimo tempo: lo zio di Mubarak.
Katarina Knezevic (21 maggio 1991): modella Montenegrina. Citazioni famose: "Non l’ho mai tradito" e "diventerò sua moglie". Montenegro, sapore vero.
Evelina Manna (1973): Di Silvio ricorda che “amava addormentarsi abbracciato ’a seggiolina’” e nessuno le ha spiegato che si dice “a cucchiaio” e che aveva “l’alito fresco al gusto di Iodosan”, lo sentiva con la nuca.
Susanna Petruni (18 febbraio 1961): Dagospia notò che indossava un gioiello a forma di farfalla uguale a quello che il cavaliere regalava alle partecipanti alle cene eleganti. Smentì (tutti i giornalisti sanno che una smentita è una notizia data due volte), attaccò Dagospia e rese la sua farfallina popolarissima.
Barbara Faggioli (5 giugno 1986): alla domanda se avesse partecipato ai Bunga Bunga, rispose: “Cercava amici per andare al cinema”. La famosa domanda: “Cinema o Bunga Bunga?”: cinema! Ma prima Bunga Bunga.
Elisa Toti (12 luglio 1979): in una intercettazione disse alla madre che Berlusconi la pagava per andare ad Arcore a vedere documentari. (Io cerco di essere surreale, ma queste sono meglio di Nino Frassica).
Michaela Biancofiore (28 dicembre 1970): Ha dichiarato: “Sono contro i trans e i gay ma non li vieterei”. Francesca Pascale deve ritenersi fortunata.
Darina Pavlova (30 maggio 1963): Fece uno scoop: “Il Cavaliere si alza spesso la notte perché ha sete”. Prostamol voleva comprare i diritti dello slogan.
Miriam Loddo (1983): detta “Il Loddo Berlusconi”. Ama farsi fotografare in pose anchilosanti.
Ioana Visan (1987): nei messaggi che si scambiava con le altre ragazze diceva: "Sono putta*a dentro, non c’è niente da fare”. Alcuni maligni dicevano che lo sembrava anche fuori, ma questo è altamente soggettivo. In ogni caso non c’è niente da fare. In un altro audio smentisce se stessa: “Sono un puttano*e di strada”. Come si fa a fare il puttano*e di strada, se lo sei solo dentro, è un mistero. Forse declamava poesie che erano un po' delle puttanate.
Patrizia D’Addario (17 febbraio 1967): ex-escort del giro di Tarantini. Diventò per un periodo l’idolo della sinistra perché ammise di avere scopa*o con Berlusconi. Faceva l’escort di strada (puttana fuori, non come la Visan) accompagnata dal pappone, tal Barba. Consegnò ai magistrati un vhs in cui faceva sesso con Barba e gli diceva: “Per colpa tua sono diventata una porca”. Immagino che i magistrati abbiano annuito con fare professionale.
Karima el Marhroug “Ruby Rubacuori” (1 novembre 1992): è la figlia della sorella di Mubarak. Aveva diciassette anni ma ne dimostrava 78. Alle cene eleganti Berlusconi le faceva arrivare il semolino tricolore.
Nicole Minetti (11 marzo 1985): A lei dobbiamo la descrizione del lato B. di Berlusconi: “È un culo flaccido e basta”. Meraviglioso il lapsus di Berlusconi: “La Minetti non è mai stata la mia igienista mentale”.
Sabina Began (22 ottobre 1974): Quella che uno la lascia e dice “sono incinta”, poi “ho perso il bambino”, poi “dopo Berlusconi non ho avuto più nessun uomo”. Il triplete delle scassaminchia a oltranza.
Francesca Pascale (15 luglio 1985): dopo la morte di Berlusconi ha detto: “Mi ha lasciato dentro un vuoto incolmabile”. Commento o ci arrivate da soli?
Lory Del Santo (28 settembre 1958): dice di non esser stata “berlusconizzata”: “Mi ha solo baciato la mano”. È certo però che Drive In fosse il primo vero, organizzato, strutturato, luogo di ‘cucco’ di Berlusconi. Infatti in una intercettazione con Dell'Utri (riportata dal Fatto quotidiano) si lamentò di un “bidone” datogli da due del Drive In a Capodanno: “Se comincia così poi non scopiamo tutto l’anno”.
Mara Carfagna (18 dicembre 1975): lei se ne stava lì, immobile col suo sguardo fisso, quando Berlusconi le disse “la sposerei se non fossi già sposato” e successe il pandemonio. Per molto tempo in tanti si sono chiesti se quello sguardo oltremodo fisso fosse sintomo di chissà che. Poi svelò il mistero: “Sono miope”. Non vede un cazzo.
Mariarosaria Rossi (8 marzo 1972): ha avuto molto potere nel cerchio magico, tanto da volere cambiare il nome del Bunga Bunga – fonte Corriere della Sera – in Squit Squit (senza la erre, che se no poi pensate male).
Licia Ronzulli (14 settembre 1975): ex potente del cerchio magico, adesso a capo dell’ala anti-Fascina di Forza Italia. Non oso pensare cosa ha detto guardando le immagini di Marina e Marta mano nella mano.
Daniela Santanché (7 aprile 1961): candidata con Storace, disse “vedeva le donne solo in orizzontale”. Al Twiga, durante il lutto nazionale e i funerali di Stato, le bandiere non erano a mezz’asta.
Le gemelle De Vivo (8 febbraio 1982): anch’esse parteciparono alle feste di Arcore e alloggiavano nel residence Dimora Olgettina. Che dire. Gemelle. Cosa possiamo dire di più che gemelle. Complimenti? Le nostre più vivissime congratulazioni? E daje? Gemelle. Punto.
Virginia Sanjust di Teulada (9 aprile 1977): nel 2011 dichiara al Fatto quotidiano che la relazione con Berlusconi era più di un’amicizia. Ultimamente è finita sui giornali per aver devastato la casa della nonna (l’attrice Antonella Lualdi) per una questione di soldi. Evidentemente, una volta, Berlusconi non era così generoso come poi divenne.
Alessandra Sorcinelli (20 marzo 1984): una di quelle che "Berlusconi mi ha rovinato la vita. Non ne voglio più sentire parlare, di quel vecchio".
Barbara Guerra (1978): Abbastanza bona.
Iris Berardi: Teneva un diario in cui scriveva: “Non mi sono fatta mancare nulla: droga, alcol, sigarette, sesso, orge ad Arcore, marchette, sesso con donne, sesso con due uomini contemporaneamente”. Minchia, fumava. Che vergogna.
Marysthell Garcia Polanco (1981): faceva i burlesque durante i bunga bunga vestita da Ilda Bocassini e da Obama. Quest’ultimo gli veniva facile perché era abbronzata anche lei.
Marta Fascina (9 gennaio 1990): moglie “morganatica”. Bruno Vespa ha dichiarato che ha visto la fede al dito di Berlusconi solo per Marta Fascina. Mai una scollatura, mai una gonna corta, mai una parola fuori luogo. L’anti bunga bunga. La redenzione. Il riposo del guerriero. Devotissima. Ai funerali hanno tutti notato il feeling tra lei e Marina Berlusconi, e pare che proprio le due donne siano il fulcro delle decisioni su Forza Italia. (Non lo dite alla Ronzulli che già sarà nervosa di suo).