I prezzi dei veicoli nuovi e usati stanno raggiungendo livelli mai visti in molti Paesi del mondo, in Europa ma anche in Giappone, in Cina e negli Usa. Per quel che riguarda gli Stati Uniti, Bloomberg riferisce che la rata media mensile per un'auto nuova è salita a un record di 777 dollari, il doppio rispetto alla fine del 2019, e pure le auto usate ormai sono di difficile accesso, costando in media 544 dollari al mese. I prezzi elevati sarebbero dovuti tra le altre cose alla scarsità di microchip, ma il costo delle auto elettriche, per le quali bisogna sborsare in media il 25% in più rispetto alle auto tradizionali, potrebbe peggiorare la situazione: ci si aspetta che i prezzi rimangano alti per tutto il 2023. Inoltre, l'aumento dei tassi di interesse rende le auto nuove meno accessibili alla classe media.
Bloomberg sottolinea che ci sono state alcune riduzioni di prezzo di automobili elettriche, ma che la maggior parte dei consumatori non può permettersi nemmeno una vettura usata. In tutto questo i costruttori stanno registrando grandi profitti, vendendo meno auto ma a un prezzo più elevato, una nuova strategia aziendale che si discosta dalla vecchia tattica di produrre molte auto e scontarle per spingerne la vendita. Secondo Bloomberg è improbabile che gli automaker tornino sui propri passi e si prevede che la domanda di auto supererà l'offerta per tutto il 2023. La situazione potrebbe migliorare con il superamento delle interruzioni nella catena di approvvigionamento, ma la ripresa potrebbe non essere uniforme e dipenderà dal ritorno dei chip e dall'offerta di veicoli sui mercati. La conclusione di Bloomberg è sconsolante: le auto, come la casa e l'istruzione superiore, stanno diventando un bene di lusso.