Cinquantacinquesima puntata della rubrica curata da Roberto Alessi, giornalista e direttore del settimanale Novella 2000, che analizza per MOW le notizie e le indiscrezioni UP and DOWN che più stanno facendo discutere o che, con ogni probabilità, affolleranno siti e giornali di gossip nei prossimi giorni. Stavolta sotto la lente di ingrandimento le peripezie canore del trio composto da Al Bano, Gianni Morandi e Massimo Ranieri, il successo di Sanremo con Lucio Presta e Monica Maggioni, le più che discutibili dichiarazioni di Paola Egonu sul razzismo, il (mancato) sesso tra Fedez e Chiara Ferragni, le frasi pesanti di Gino Paoli sulla morte di Luigi Tenco e… con “Torna a casa Alessi” il mondo dello spettacolo non ha segreti.
SUPER UP
Al Bano: da 27 anni cerco di cantare con Morandi e Ranieri, ora ce l’ho fatta
Incontro Al Bano, mio ospite a Sanremo al Gala dei premi Virgo Novella 2000 SanremoSol (che ovviamente gli ho consegnato) e tra Massimo Boldi e Valeria Marini e Katia Ricciarelli mi dice dopo i miei complimenti per l’esibizione con Morandi e Massimo Ranieri al Festival, record assoluto di gradimento, share, applausi nella storia dell’Ariston: «Roberto, pensa che sono anni, esattamente 27, che cerco di cantare insieme a Gianni Morandi e a Massimo Ranieri, ma Morandi diceva: “Voi due con quelle voci, con quegli acuti, mi asfaltate”. Ovviamente sbagliava, ce l’abbiamo fatta, è stato bellissimo, grazie Massimo, grazie Gianni». E ora non è finita: so per certo che Lucio Presta sta pensando di organizzare un tour mondiale, ispirato ai tre tenori Carreras, Domingo, Pavarotti. «C’è il progetto, vedo che lo sai. Vedremo, soprattutto speriamo». Viva Al Bano!
UP
Lucio Presta: Prima di “Brividi” l’unico vincitore nelle vendite è stato Modugno
Sanremo ha sbaragliato chiunque abbia cercato di mettersi sul suo cammino, ma c’è un però: le vendite dei dischi (dallo streaming, via web, alla classica distribuzione, negozi e punti vendita nelle librerie) non corrispondono allo share.
Pare che la tendenza si stia invertendo sottolinea Lucio Presta, l’agente, marito di Paola Perego, che la sa lunga. Vedremo come andrà a finire. A fine 2022 il singolo più venduto risulta per esempio Brividi di Blanco e Mahmood, brano vincitore del 72esimo Sanremo. Prima di lui? Dobbiamo tornare indietro a Nel blu dipinto di blu di Domenico Modugno. Sottolinea Presta: «Le cose si fanno bene o si fanno male. Se fai le cose bene, il pubblico apprezza. Non è che Blanco, visto che se l’è presa con le pinte come un rinoceronte infuriato, abbia continuato su quella strada.
DOWN
Va ammesso: Se Sanremo ha successo è anche merito di Monica Maggioni
E continuiamo con Lucio Presta che al Sole 24 Ore a Francesco Prisco ha detto sempre parlando di Amadeus (che lui rappresenta come agente): «Con le ultime edizioni di Amadeus ci siamo detti: abbiamo il più grande strumento di comunicazione generalista del Paese che si chiama Tg1, costruiamo attraverso di esso una narrazione che abbracci più mesi e faccia discutere il pubblico per buona parte dell’anno». Risultato il Festival di Sanremo in fondo è partito da settembre, e come se fosse un serial, una fiction a puntate si è concluso l’11 febbraio aumentando incredibilmente gli ascolti da primi dati di partenza a settembre (share più alto al 1985, quando Canale 5 non era ancora il colosso che è oggi). Tradotto: con Amadeus, Morandi e tutto il caravanserraglio del Festival sul palco c’era anche Monica Maggioni, direttore del Tg1, non s’è vista, ma molto dipende da lei.
DOWN
Paola Egonu: Italia un Paese razzista? Per favore, non diciamo scemenze
Sul palco a Sanremo c’era anche Paola Egonu, che pare abbia ritrovato la felicità tra le braccia del fidanzato polacco, il pallavolista Mical Filip. Non so se Mical vorrà, se lei anche vorrà, farsi una famiglia con lei, forse è presto, di certo lei rilascia dichiarazioni raggelanti: «Vale la pena far nascere un bambino e condannarlo all'infelicità?». L'ha detto a Vanity Fair, la rivista di Simone Marchetti, un figlio, sostiene, potrebbe rivivere tutta la crudeltà che lei, da sempre, ha sperimentato sulla sua pelle. Se lo dice io le credo tanto che dice: «A quattro anni ho capito di essere diversa. Ero all'asilo e, con un mio amichetto, stavamo strappando l'erba del giardino: ci facevano ridere le radici. La maestra ci ha messo in castigo. Per tre volte le ho chiesto di andare in bagno. Per tre volte mi ha risposto di no. Alla fine ci sono andata di corsa, senza permesso. Troppo tardi: mi ero fatta tutto addosso. La maestra mi ha riso in faccia: "Oddio, fai schifo! Ma quanto puzzi!». Ma poi quando le si chiede «Oggi c'è meno razzismo in Italia?», dice: «No. Capita che mia mamma chieda un caffè al bar e che glielo servano freddo, che in banca lascino entrare la sua amica bianca ma non lei». Io non so dove abbia preso quel caffè, so solo che se dovessi vedere un episodio di razzismo in prima persona potrei uscire da quel bar dopo aver fatto cadere anche il soffitto, ma non mi è mai capitato vederlo Certo, la mamma dei cretini è sempre incinta (basta andare allo stadio per capirlo). L’Italia è un paese razzista? No, cara Paola, e tu, che sei nata a Cittadella, splendida cittadina veneta, da dove hai iniziato a realizzarti, il tuo successo, il nostro orgoglio nei tuoi confronti lo dimostrano. Se lo vuoi metti al mondo quel figlio: sarà un bambino fortunato perché avrà una mamma come te, e vivrà in una nazione come l’Italia, che protegge, o cerca di farlo, e che punisce qualsiasi forma di razzismo.
UP
Daniele Giannazzo: una star a Sanremo? Il web manager, creator e influencer da un milione di follower
Mi dicono che a Sanremo perfino Blanco, prima o dopo la sclerata floreale, lo ha fermato per chiedere un selfie. Lui è Daniele Giannazzo, il creator che conta quasi un milione di follower e ha commentato dal festival il sentiment dei millennial e della generazione Z, che ha siti incredibili nei numeri come Daniseries e Ciak generation. Sono i nuovi comunicatori. Mi asfalteranno?
DOWN
Ferragnez: Niente sesso, siamo al Festival di Sanremo
Quando ho letto la dichiarazione sono rimasto senza fiato: «Io e Chiara a Sanremo abbiamo deciso di stare in due case separate a Sanremo. Perché io sarò con il team di Muschio selvaggio. Ma ci vedremo. Oggi andrò a trovarla'». Giusto per un salutino in presenza degli assistenti? Durante una diretta su Instagram, lo ha confessato Fedez. La giustificazione? «Questioni organizzative». Non ho parole. Che cosa ci sia da organizzare di notte non si sa: dalle tre di notte, alle otto di mattina che devi pianificare? Se scegliere un pigiama blu oppure una canotta celeste? Boh.
Si era parlato della tranquillità e i comfort di una villa a pochi chilometri dalla cittadina ligure. Il nome?? Villa Dendi a Cipressa, secondo quanto riferito dall'Ansa. Invece in quella casa pare sia rimasta solo lei, il maritino vicino, ma altra casa.
E sì che a Villa Dendi spazio ce n’era: viene descritta dalle agenzie immobiliari come una meravigliosa dimora di 800 metri quadrati che domina il mare fino alla Corsica: completamente ristrutturata e arredata in uno stile che coniuga antico e moderno, la villa vanta anche una piscina con acqua di mare, un campo da tennis e 30.000 metri quadrati di parco che la circondano. La descrizione viene da Italy Sotheby’s International Realty, che, al momento, ha in vendita la villa per cinque milioni di euro. Secondo me dopo il loro passaggio, vista la mega promozione, è già da ritenersi venduta. Un’osservazione: Celentano quando aveva fatto Sanremo aveva scelto di stare all’hotel Globo, tre stelle, pulito ma semplice e con una collocazione strategica: praticamente lo stesso portone dell’Ariston, proprio collegato. Amadeus l’ha seguito a ruota: il lavoro prima di tutto.
UP
Francesca Fagnani: Brava, intelligente, bella donna, ma se stai con Mentana…
«Tenace, un po' egoista, mi dispiace per me, e tignosetta, come mi ha detto una volta Asia Argento». Francesca Fagnani, la conduttrice di 'Belve' apparsa a Sanremo nella seconda serata si descrive così e della serata in se dice con l'ANSA dice che l’ha vissuto «come un riconoscimento del lavoro fatto, mi fa molto piacere». I lavoro c’è stato : certo che ricordare ongi piè sospinto ceh è la compagna di Chicco Mentana il direttore di lungo corso ora a La 7 è una rottura, come se fosse dov’è solo per meriti “privati”. D’altra parte se t’avvicini a una superstar come Mentana è inevitabile entrare nella sua luce. In ogni caso mi sembra di capire che casa Mentana da un po’ è casa Mentana Fagnani.
DOWN
Luigi Tenco, Paoli riscrive la storia: “Era impasticcato, se no non si sarebbe ucciso”
Gino Paoli anche con i suoi ottanta e rotti sa per un libro scritto da Lucio Palazzo dal titolo “I semafori rossi non sono Dio” (RaiEri) dischiara a proposito di Luigi Tenco: «Era una persona per nulla triste, anzi era un tipo solare, allegro. Uno che voleva assolutamente arrivare a realizzarsi nella sua professione. Luigi si è ammazzato durante quella “belinata” che è il Festival di Sanremo perché era impasticcato fino ai capelli dopo l’eliminazione dalla gara. Quello di Luigi non è stato un atto pensato. Fu un errore, un errore che è costato troppo a lui e agli amici che sono rimasti soli. Era un fratello minore».
La sincerità lascia senza fiato e aggiunge di sé parlando della droga: «Agli inizi degli anni ’70 c’ero dentro fino al collo. Ma la droga è una stupidaggine, è come buttare via la tua esistenza. Ne sono entrato ma, poi, ne sono anche uscito». Ciao, meno male. Certo che Ornella Vanoni ha avuto un filotto di uomini sbagliati: prima Strehler, uomo dal naso felice, poi Paoli. Meglio avanti a tisane.
UP
Lazza: prima di Sanremo non ero conosciuto, nonostante le vendite
Lazza non sapevo chi fosse (a differenza dei miei nipoti che conoscono anche il suo segno zodiacale, Vergine) eppure a Sanremo era nella categoria Big con il brano Cenere (Island Records). «Cenere è un brano composto a sei mani con Dardust e Davide Petrella, non era detto che fosse quello il pezzo ma poi è piaciuto tanto», ha detto. Però è un ragazzo molto intelligente: «Sanremo è un palco importantissimo perché mi affaccia a un pubblico che non ho. Guardando le recensioni mi sono reso conto che dicevano: Lazza ma chi è? Ma io vengo da 18 settimane primo in classifica, non va bene che chiedano chi sono». E ha ragione lo chiedevo anch’io, ma grazie a Sanremo ora so chi è». Grazie, Amadeus.