Tantissimi incendi, svariati dei quali di natura dolosa, continuano a stringere l’Italia nella morsa delle fiamme. Il nostro Domenico Arruzzolo si trova sul posto a Massarosa dove ha documentato la drammatica situazione. Molti i residenti costretti a lasciare la propria casa per via dell’aria impossibile da respirare: “Un inferno, come se fossimo in guerra: davanti al fuoco sei impotente. La nostra casa non dovrebbe essere in pericolo. Pensare che avevo appena rifatto il tetto: l’importante è che stiamo tutti bene, prima di venir via abbiamo aperto le gabbie lasciando libere una quindicina di galline, spero si siano salvate". Gli incendi stanno interessando anche la zona fra il Lisert e la strada del Vallone, dove hanno preso vita diversi roghi, e in cui sono impegnati vigili del fuoco provenienti da ogni dove, che fanno sapere: “Malgrado l'incessante lavoro di tutti gli uomini impegnati, gli incendi non sono ancora sotto controllo. Per far fronte a questi incendi e anche agli altri interventi di soccorso, su autorizzazione della Direzione regionale, il comando di Gorizia ha disposto il raddoppio dei turni di servizio”. Un incendio tutto da chiarire per quanto riguarda le cause, ma che fortunatamente non minaccia i centri abitati e che non ha provocato feriti. Tuttavia le fiamme stanno mettendo a dura prova il sistema di comunicazione stradale e ferroviario che fa capo a Trieste, città che ora rischia l’isolamento dal resto dell'Italia. Infatti anche le navette che dovrebbero sostituire le corse dei treni sono bloccate a causa della chiusura dell'autostrada, e per via del traffico intenso.
Un incendio si è poi verificato, per ragioni ancora ignote, in uno stabile nel Modenese. Sul luogo sono subito intervenuti i soccorsi, che per fortuna non hanno registrato alcun ferito grave. Anche il Carso sta bruciando, con fumi arrivati fino a Gorizia. La Regione ha sottoscritto un decreto di emergenza: “Gli incendi che stanno interessando l'area del Carso triestino, in particolare Sablici e Devetachi in comune di Doberdò del Lago e la zona Lisert di Monfalcone sono importanti stando a quanto riferito dai vigili del fuoco: erano anni che non si assisteva a fenomeni di questo tipo. Nessuno, al momento, è in grado di fare previsioni: la macchina per il contenimento e lo spegnimento è attiva e vede in campo, in sinergia, vigili del fuoco, il Corpo forestale regionale e il Sistema di Protezione civile, con Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di finanza”. Secondo Coldiretti si tratta di un dramma: “Sei incendi su dieci sono di origine dolosa ma per effetto della chiusura delle aziende agricole, la maggioranza dei boschi nazionali si trova senza sorveglianza per l’assenza di un agricoltore che possa gestirli”.
Non va meglio nel resto dell’Europa, con incendi che potrebbero essere di natura dolosa o che comunque, complice la mancanza di precipitazioni, dorse non si fatto troppo per evitarli. La Spagna, con temperature che toccano i 44 gradi, è dilaniata da decine di incendi che sembrano non volersi spengere, che stanno provocando la chiusura delle strade e numerose evacuazioni. Situazione allarmante anche in Francia, dove i vigili del fuoco tentano da giorni di domare il fuoco ma senza risultati anche a causa del vento sostenuto. Le autorità hanno dovuto evacuare 16.500 persone. Caldo da record anche nel Regno Unito, dove nei prossimi giorni si arriveranno a superare i 40 gradi per la prima volta nella storia britannica. Nemmeno Londra è esente dalla lotta contro gli incendi, infatti i vigili del fuoco hanno dichiarato lo stato di emergenza, dopo diversi grandi incendi verificatasi nella capitale durante l’ondata di caldo record.