Durante il Rally di Riverzana, il 28 agosto del 2021, due spettatori persero la vita dopo essere stati investiti dalla Peugeot 208 fuoriuscita dal circuito e piombata su una collinetta dove era presente il pubblico. Le giovani vittime Davide Rabotti, 20 anni, studente di Ingegneria informatica all’Unimore e Cristian Poggioli, 35 anni, dipendente del Consorzio agrario. Al volante del veicolo c’erano invece un vigile del fuoco e il titolare di un negozio che però non sono finiti sott’inchiesta. Al contrario di altre nove persone: Alen Carbognani, legale rappresentante dell’Asd Grassano rally che organizzò la manifestazione. Simone Bettati, direttore di gara, Luca Meneghetti, delegato all’allestimento, Brunello Demitri, supervisore tecnico del percorso, Pietro Martinelli, commissario di percorso, Eugenio Dallari e Andrea Montecchi, equipaggio di una macchina apripista, Edoardo Ferranti e Daniele Bandieri, equipaggio di un’altra auto apripista.g
Tra le accuse quelle di "non aver identificato l’area identificata del progressivo 34 del tracciato della seconda prova speciale come zona pericolosa per lo stazionamento del pubblico. Il non aver valutato il rischio per gli spettatori non paganti, nonostante le preoccupazioni emerse nel Comitato di ordine e sicurezza pubblica che si tenne il 19 e il 24 agosto 2021 in Prefettura, assicurando la non apertura al pubblico nelle aree adiacenti ai tratti interessati alle prove speciali. L’assenza di transenne o fettucciamento con distanza minima di 30 metri dal percorso di gara". L’avvocato Marco Baroncini rappresenta cinque indagati: “Chiederemo in udienza preliminare una perizia cinematica sotto forma di incidente probatorio. Un atto istruttorio che dovrebbe chiarire, se mai ve ne fossero, le singole responsabilità degli indagati".