Giorgia Meloni sarà con ogni probabilità la prima premier donna in Italia, con buona pace delle accuse di maschilismo che gli avversari (che magari non hanno mai avuto neppure un segretario di partito donna) rivolgono a Fratelli d'Italia. Ma la leader di Fdi (definita da Oliviero Toscani alla Zanzara una "pseudofiga", e non necessariamente come complimento, in riferimento alle sue scelte in termini di look) non è l'unica "quota rosa" del partito più votato alle elezioni del 25 settembre. Varie deputate e senatrici sono state confermate, ma visto l'aumento dei consensi ci sono anche diverse new entry. Ecco quindi alcune delle Sorelle d'Italia che troveremo in Parlamento.
Chiara Colosimo
Chiara Colosimo è presentata da alcuni come la nuova… Giorgia Meloni. Come mai? Perché tutte e due sono cresciute alla Garbatella, hanno guidato i movimenti giovanili di Alleanza Nazionale e sono state elette alla Camera a Latina (la Meloni nel 2018). La neodeputata, dal 2010 consigliera regionale (attuale leader dell’opposizione nel Lazio), punta molto sulla lotta agli sprechi e alla corruzione.
Maria Cristina Caretta
Maria Cristina Caretta – già eletta dal 2018 – si è fatta notare anche e soprattutto per il proprio corredo di armi, in quanto cacciatrice. Ed è stata notata anche da Gian Antonio Stella sul Corriere: “Bionda platinata, occhi azzurri, vicentina di Thiene, operatrice di sistemi informatici, presidente nazionale della Confavi, la Confederazione associazioni venatorie italiane, la Caretta (che porta curiosamente il nome di una specie in via di estinzione nelle acque italiane, la tartaruga «caretta caretta») racconta di aver preso una cotta per la caccia durante una gita con amici in un capanno in laguna”.
Paola Chiesa
A maggio, da consigliera capogruppo di Fdi a Pavia, Paola Chiesa aveva trovato al proprio posto nell’aula consiliare un volantino che la ritraeva appesa a testa in giù con il cappio al collo, con la frase “A piazzale Loreto ce (sic) ancora posto”. Dalle minacce di morte ora passa al Parlamento.
Augusta Montaruli
Da deputata membro della commissione affari costituzionali uscente, Augusta Montaruli è nota alle cronache per essere stata insultata a tastiere unificate per le posizioni espresse contro lo ius scholae. Lei stessa ha pubblicato gli screenshot delle offese, tra cui “Sei più ritardata di quei due merdosi che ti hanno cresciuta”: il padre di Augusta, morto nel 2008, era sordomuto, come la madre.
Alessia Ambrosi
Ex miss, da attivista leghista della piccola Valle dei Laghi Alessia Ambrosi è riuscita a entrare in Consiglio provinciale a Trento, nel momento d'oro di Salvini, nella tornata che ha visto arrivare alla guida della Provincia autonoma lo storico esponente di opposizione della Lega, Fugatti. Quando il Carroccio ha deciso di sostenere Draghi, Ambrosi è passata a Fratelli d'Italia, una scelta che dal punto di vista personale si è rivelata vincente: eccola quindi approdare alla Camera.
Monica Ciaburro
Diplomata in didattica della musica, insegnante delle medie e sindaco di Argentera (piccolo comune montano del Cuneese), Monica Ciaburro (classe 1970) si è segnalata per essere la più prolifica (in termini di “carte”) tra i deputati durante l’emergenza Covid, risultando firmataria di 63 atti.
Maddalena Morgante
Avvocato, madre di due figli, responsabile del Veneto per il dipartimento pari opportunità, Maddalena Morgante ha tra le proprie priorità una riforma dell’Isee, il prolungamento degli orari degli asili nido sia durante l’anno scolastico che nel periodo estivo e una riduzione dell’Iva al 4% per prodotti legati all’infanzia come il latte in polvere o i pannolini.
Marta Schifone
Figlia di Luciano, storico esponente Msi passato ad An e poi a Fdi (più volte consigliere regionale, assessore regionale e anche parlamentare europeo), Marta Schifone nel collegio alla Camera di Somma Vesuviana è stata battuta per 1.600 voti da Carmela Di Lauro del Movimento 5 Stelle, però – sottolinea il Mattino inserendola in un articolo che parla dei molti “figli di” della politica campana – “aveva un pluriparacadute perché è prima nei listini proporzionali dei collegi di Campania 1 e 2 non poteva evitare di essere eletta”.
Rachele Silvestri
Già commessa del Penny di Ascoli, eletta con il Movimento 5 Stelle, Rachele Silvestri ha lasciato i pentastellati nel gennaio 2020, passando prima nel gruppo misto e poi nel marzo 2021 a Fratelli d’Italia, sotto il cui simbolo è stata rieletta. “Un percorso trasparente”, lo ha definito, rigettando le accuse di trasformismo.
Giulia Cosenza
Eletta al Senato nel collegio di Benevento e Avellino, Giulia Cosenza ha annunciato il proprio impegno a Palazzo Madama e nella compagine di governo a tutela degli interessi delle aree interne campane, per “garantire loro un protagonismo fino ad ora negato da una politica esclusivamente clientelare, incapace di valorizzare le meravigliose eccellenze”. Punta poi “alla ristrutturazione del centrodestra e al radicamento di Fratelli d’Italia”
Anna Maria Fallucchi
Anna Maria Fallucchi, imprenditrice di San Nicandro Garganico, è stata eletta al Senato con 95.713 preferenze nel collegio uninominale Puglia 1, dopo un lungo testa a testa con la candidata del Movimento 5 Stelle, Gisella Naturale.
Elena Leonardi
Coordinatrice di Fratelli d’Italia delle Marche, Elena Leonardi ha capitalizzato il risultato storico di Fdi in regione (29,14% nel voto per la Camera e 29,48% per il Senato) venendo eletta senatrice nel collegio U01 di Ascoli col 49,03% dei voti, contro i 22,57% della sua avversaria del centrosinistra.
Simona Petrucci
Simona Petrucci, geologa, lavora nel mondo delle bonifiche e dei rifiuti. Da sei anni è assessore all'ambiente e al demanio nel Comune di Grosseto ed è stata eletta senatrice per il centrodestra nel collegio uninominale Grosseto-Siena-Arezzo.
Carmen Letizia Giorgianni
Letizia Giorgianni, da presidente dell’Associazione vittime del salvabanche, si è a lungo occupata del caso Banca Etruria, cercando di ottenere il rimborso delle somme perdute per i risparmiatori. Pur essendo toscana, è stata candidata (ed eletta, seppur di misura) nel collegio per la Camera di Caserta.
Ylenja Lucaselli
Confermata deputata, Ylenja Lucaselli, avvocato penalista, dopo la laurea in giurisprudenza all’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia è diventata global advisor di una delle principali società statunitensi nella distribuzione di vino con sede a Miami. Tra le urgenze da affrontare dopo la rielezione ha citato il tema dell’inclusione al lavoro dei giovani: “In questo aspetto – le sue parole ad Agorà – il meccanismo del reddito di cittadinanza non ha funzionato”.
Lavinia Mennuni
Lavinia Mennuni, la candidata che ha sconfitto Emma Bonino e Carlo Calenda a Roma (dove si era distinta per proteste sui rifiuti contro Virginia Raggi), ha detto di aver vinto contro il gender in Ztl: “La politica – le sue dichiarazioni alla Verità – è distante persino dai centri storici. La mia priorità sarà difendere le madri e i nascituri”.
Sara Kelany
Avvocato e mamma di tre figli, Sara Kelany – madre italiana e padre di origini egiziane – è considerata un esempio di integrazione familiare riuscita: “Sono figlia di un egiziano immigrato in Italia alla fine degli anni 60 – le sue parole in un’intervista al Giornale – in Egitto ho i miei parenti, ho la cittadinanza egiziana”. E, aggiunge, “sulla mensola del mio salotto il Corano è da sempre accanto alla Bibbia”.
Elisabetta Lancellotta
Credeva di non essere stata eletta, e invece… Elisabetta Lancellotta è stata “ripescata” ai danni di una candidata del Pd (Caterina Cerroni) dopo l’errore del Ministero che aveva inizialmente escluso anche Umberto Bossi. Capogruppo di Fdi in Consiglio comunale a Isernia, 43 anni, Lancellotta è consigliera nazionale del Coni e delegata provinciale Coni Isernia e Cip Isernia. È figlia di Mario Lancellotta, già sindaco di Isernia e per oltre venti anni presidente del Coni Molise.
Elisabetta Gardini
Dopo la carriera da attrice, Elisabetta Gardini con Forza Italia è stata deputata dal 2006 al 2008 e poi europarlamentare fino al 2019. Nel 2020 è passata a Fdi, per partecipare alle regionali venete del 2020, dove è risultata prima dei non eletti. Da coordinatrice provinciale di Padova ha rifiutato la candidatura a sindaco della città e ora, dopo una candidatura blindata, torna alla Camera.
Daniela Santanchè
Non ha bisogno di presentazioni la "Pitonessa", Daniela Santanchè ("vero" nome Daniela Garnero), politica di lungo corso e imprenditrice (per esempio allo stabilimento balneare Twiga con Flavio Briatore). A Cremona all'uninominale ha avuto nettamente la meglio (52,17% voti) su Carlo Cottarelli (27,3%), confermandosi dunque senatrice.