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Omicidio di Bovisio Masciago, la vita felice di Marco Magagna e Stella Boggio raccontata sui social era solo una finzione? Ecco cosa si nascondeva davvero dietro ai sorrisi della coppia…

  • di Giulia Ciriaci Giulia Ciriaci

8 gennaio 2025

Omicidio di Bovisio Masciago, la vita felice di Marco Magagna e Stella Boggio raccontata sui social era solo una finzione? Ecco cosa si nascondeva davvero dietro ai sorrisi della coppia…
Legittima difesa? Una vita fatta di episodi di violenza? Cosa è accadeva davvero nella vita di Marco Magagna e Stella Boggio prima che si arrivasse all’omicidio è ancora un mistero, mentre le foto di loro belli e sorridenti pubblicate sui social sembrano assumere tutto un altro significato…

di Giulia Ciriaci Giulia Ciriaci

I social, il più delle volte sono solo tutta apparenza. Una vetrina in cui mostrare una vita perfetta che perfetta non è per niente. Questo il caso Stella Boggio e Marco Magagna. Una vita reale che, poco alla volta, si sta delineando grazie al racconto fatto dai vicini di casa, a Bovisio Masciago, che ha fatto da sfondo a una lite terminata con l’omicidio dell’uomo. La compagna, infatti, l’ha colpito con un coltello nell’appartamento dove convivevano da meno di un anno. I vicini: “Sì, qualche litigio troppo forte si sentiva, ogni tanto. Si sentivano le urla, si capiva che erano situazioni che andavano oltre le normali discussioni in famiglia”. Circostanze confermate anche da due chiamate fatte dai carabinieri proprio dai vicini della coppia. Invece, l’ultima telefonata, è stata fatta da Stella, dopo aver colpito Marco al petto. La storia dei due è raccontata dalle pagine social di lei, dove è molto attiva nella pubblicazione di foto in cui appare sempre sorridente. Lui appare poco, ma lascia like e commenti alle varie immagini.

https://mowmag.com/?nl=1
Marco Magagna e Stella Boggio
Marco Magagna e Stella Boggio

A quanto pare lui era molto geloso, un sentimento tendente a sfociare nella possessività. La donna ha raccontato di episodi di violenza (insulti, spintoni). Proseguono le indagini, con gli inquirenti che stanno passando al vaglio tutti gli elementi che stanno acquisendo. E si procede anche con la verifica e il riscontro degli atti violenti raccontati della donna. Motivi, questi che hanno fatto si che i telefoni venissero messi sotto sequestro. La donna parla di legittima difesa, ovvero avrebbe afferrato il coltello per difendersi dall’atteggiamento violento di lui nei suoi confronti.

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