“Sono stata minacciata al telefono perché ho detto che Visentin urlava e Liliana non lo sopportava più”. Queste le parole di Jasmina, l’albergatrice amica di Liliana Resinovich, la donna ritrovata senza vita il 5 gennaio 2022 nel boschetto dell’ex ospedale psichiatrico di Trieste. Jasmina ha rivelato dei particolari del rapporto tra Liliana e il marito Sebastiano Visintin risalenti ai mesi prima che Liliana morisse. Ha parlato di rapporto per nulla sereno, fatto di liti frequenti. "Liliana disse che non lo sopportava più. Attorno a maggio ho notato che tra la coppia c’erano stati dei problemi. In un’altra occasione in cui loro non avevano litigato, Liliana mi prese per mano e mi chiese di dar loro sempre camere con letti separati”. Non solo, Jasmina ha anche fatto riferimento a una frase dettale da Sebastiano poco dopo la scomparsa della moglie: “Lo chiamai ma rimasi sconvolta dal suo comportamento. Mi raccontò che era andato dalla polizia e che gli avevano detto che non avevano personale per occuparsi di queste cose e mi disse ‘è stato un incidente’. Lì iniziò a balbettare, poi si è fermato e ha iniziato a dire ‘sono fuori di testa, non so cosa dico, lascia perdere'”.
Dopo aver raccontato questi fatti Jasmina avrebbe ricevuto “una telefonata sgradita e molto aggressiva” da parte di un’amica di Sebastiano: “Ho depositato agli avvocati tutto quello che sapevo e, dopo le mie dichiarazioni, ho ricevuto una telefonata di minacce da una donna che si è presentata come amica di Sebastiano. Ha poi aggiunto che era anche amica di Lili, e mi ha detto che devo stare attenta prima di aprire bocca. Non era un anonimo, c’era un numero di telefono e mi sono recata dai carabinieri e ho fatto la denuncia”. Questa la replica dell’uomo: “Resto disgustato dalle parole di Jasmina, ricordarsi tutte queste cose sembra che abbia studiato una poesia. Io non riesco a capire questo cambiamento di questa persona dopo due anni, sta dicendo delle cose offensive nei miei confronti e io resto allibito, spero di non avere più niente a che fare con questa signora. Non so se una mia amica ha mai chiamato. So che una persona ha chiamato Jasmina e le ha detto ‘ma cosa stai dicendo’, queste cose qua. Non so esattamente le cose che le ha detto e non sapevo della denuncia. Posso immaginare chi sia la persona, però non penso sia stata una telefonata di minacce ma forse una chiacchierata. Conosco tante persone che mi sono vicine e hanno sentito cosa ha detto Jasmina tante volte e avranno chiamato per questo”.