“Sono completamente frastornato. Non ho ancora realizzato cosa sia successo e soprattutto, non so più chi ho conosciuto, chi era Chiara” queste le prime dichiarazioni di Samuel, il fidanzato 21enne di Chiara Petrolini e padre dei due neonati sepolti nel giardino di casa della ragazza, a Vignale, frazione di Traversetolo (Parma). Il ragazzo ha deciso di raccontare per la prima volta la sua versione dei fatti, attraverso la sua avvocata Monica Moschioni. “Mi sembra di essere finito in un film terribile. Appena le procedure lo permetteranno vorrei riconoscere i miei bambini, dargli un nome e organizzare una cerimonia” ha detto ancora il 21enne, che dichiara la sua estraneità ai fatti emersi nelle ultime settimane. Dopo il ritrovamento del corpicino del primo dei due neonati lo scorso 9 agosto, in breve tempo è venuta a galla una storia a dir poco macabra: Chiara Petrolini, studentessa modello di Giurisprudenza, baby-sitter e frequentatrice dell’oratorio, ha dato alla luce due bambini, tenendo però entrambe le gravidanze nascoste a tutti: amici, famiglia, persino il fidanzato, arrivando a partorire da sola, uccidere i bambini e seppellirli nel giardino della sua casa. Questa, ad ora, è la ricostruzione ufficiale, anche se moltissime sono le perplessità. Possibile che la ragazza abbia davvero agito da sola? Possibile che il suo fidanzato – così come il resto della sua famiglia - non si sia mai accorto di nulla in questi due anni, considerando che non una, ma due gravidanze, non sono così facili da nascondere?
Al momento la 21enne si trova agli arresti domiciliari con le gravissime accuse di omicidio premeditato e soppressione di cadavere. Intanto, dopo le prime indagini che hanno stabilito che entrambi i bambini sono nati vivi, a breve verranno avviate le procedure burocratiche per la loro registrazione all’anagrafe. Samuel, il fidanzato di Chiara, come accennato si dice disponibile a riconoscerli e organizzare loro una degna sepoltura, anche se la sua avvocata, Monica Moschioni, ha chiesto “un po’ di quiete, di silenzio” per il suo assistito, aggiungendo che “su molti aspetti abbiamo saputo gli sviluppi dalla stampa. Non abbiamo ancora ricevuto una copia dell’ordinanza, non abbiamo ancora un documento che definisca in modo ufficiale che è il padre dei due bambini”. Solo una settimana fa la madre di Samuel aveva rilasciato un’intervista al Corriere della Sera in cui aveva dichiarato: “Non riesco a darmi pace per quello che è successo, ma almeno sono sollevata. Mio figlio è estraneo a ogni accusa: noi lo sapevamo, ma ora è chiaro a tutti anche in paese”.