Quello che vi state chiedendo è perchè io scriva di un argomento apparentemente lontano dal mio solito e che parli proprio di true-crime e non di music-crime, e la domanda è lecita, ma in questo caso la risposta è semplice: esistono ormai, come detto anche in altri articoli precedenti, artisti della narrazione video e podcast tra YouTube e Twitch e su tutte le nuove piattaforme. Questo nuovo metodo di narrazione anche degli argomenti più crudi ha colpito la mia attenzione, anche perchè non si tratta solo di 'raccontare' ma di vero e proprio lavoro d'inchiesta, e in particolare devo un grazie alla 'creator' in questione che mi ha aperto a questo mondo, ovvero Francesca Bugamelli nota al pubblico come 'Bugalalla', che in esclusiva mi permette di darvi questo aggiornamento sul caso e di studiare il video che sarà pubblico da questo venerdì per tutti voi in merito ai nuovi sviluppi sul caso di cronaca nera ormai noto a tutti che ha come protagonista Pierina Paganelli. Del resto, quando c'è stima reciproca alcune collaborazioni nascono senza nemmeno dover dare troppe spiegazioni, e così nasce questa diramazione di 'Groupie in crime' per raccontare il backstage dei gialli che riempiono le pagine di cronaca ma con una nuova narrazione fornita al pubblico che non ha voglia di accontentarsi solo di televisione in seconda serata e trafiletti di stampa. Dopo questa breve premessa partiamo con il focus e un breve recap: il programma Bugalla Crime, dedicato appunto alla cronaca nera, in onda dagli Stati Uniti e che trasmette su Twitch, la piattaforma streaming di Amazon, presente anche su YouTube, ha pubblicato un nuovo episodio dove viene svelata l’esistenza di altre due videocamere di sicurezza nei pressi della scena del crimine dell’omicidio di Pierina Paganelli, la 78enne di Rimini trovata senza vita all’interno dell’area garage del condominio dove viveva, la notte del 3 ottobre 2023. Come dice la stessa Bugalalla, questo è un video davvero pieno di novità sul caso e di prove concrete ed esclusive e andrò a citarvi parti del comunicato stampa in merito: “Per quel delitto, la Procura di Rimini ha indagato e poi arrestato Louis Dassilva, marito di una vicina di casa della vittima, Valeria Bartolucci, sostenendo che l’uomo ripreso quella notte, alle 22.17 da una videocamera di sicurezza di una farmacia collocata di fronte al condominio, denominata Cam3, era il presunto assassino, poco dopo aver commesso il delitto. Dopo l’arresto, un altro residente di quei condomini si fece avanti, Emanuele Neri, il quale di fronte a svariati giornalisti, ha dichiarato di essere lui l’uomo ripreso di spalle quella notte, scagionando il Dassilva”. Ma era davvero lui?
Ma nel nuovo video, ora disponibile su YouTube, Francesca Bugamelli, ha mostrato a sorpresa un documento che conferma come il testimone citato Emanuele Neri avrebbe mentito alla stampa in più di un occasione, in quanto quando venne sentito dagli inquirenti, negò di essere lui la persona ripresa dalla Cam3 quella sera, fornendo una storia alternativa molto più superficiale. Ma grazie a quanto mostrato in questo speciale crime con tanto di prove scopriamo che anche la storia fornita dal Neri alla Procura non corrisponderebbe al vero, in quanto lo stesso cadrà in continue contraddizioni e rettifiche sulle sue stesse azioni di quella notte. L’intera storia verrebbe in realtà smontata dal fatto che Emanuele Neri non era a conoscenza di un sistema di ripresa e che non immaginava potessero unirsi tutti i puntini del caso per far emergere il disegno completo della ricostruzione della scena del crimine di quella fatidica notte. I documenti che verranno esposti in questo approfondimento vengono direttamente dal fascicolo ufficiale e riguardano le testimonianze di Neri e di sua moglie ma anche una dinamica inedita che coinvolge Valeria Bartolucci (proprio la moglie di Dassilva), tutto questo grazie a ben 22 prove video che confermano le contraddizioni di Neri e annessa coniuge con prove alla mano. Scopriamo quindi dell’esistenza di altre due camere di video sorveglianza installate dalla Farmacia, le quali non solo smentiscono quanto dichiarato da Emanuele Neri e da sua moglie, ma che ora delineano un percorso ben preciso che l’assassino ha compiuto prima e successivamente la morte di Pierina Paganelli. E citando sempre il comunicato stampa aggiungiamo: “Oltre a questo, nel video sono stati calcolati i tempi di percorrenza e grazie alla consulenza di diversi esperti nel settore, la Bugamelli è stata finalmente in grado di mostrare l’esatta prospettiva della Cam3 e la posizione delle altre due camere di video sorveglianza”. Qui infatti Bugalalla ci spiega quanto sia importante riportare gli effettivi elementi a testimonianza di un caso e di citare direttamente i documenti e non di limitarsi a valutare situazioni superficiali e che la stampa tende a "copiare e incollare". True crime e non fiction crime. E ci comunica anche che sarebbe in circolazione un fascicolo falso (in particolare sul caso di Liliana Resinovich) che molti sostengono di aver letto, e quindi attenzione anche nelle fonti dalle quali reperite le informazioni. Tornando quindi al contenuto inedito del video e alla narrazione dei fatti... Per febbraio è previsto un incidente probatorio dove parteciperanno i vari esperti per ricostruire quanto ripreso dalla Cam3, in modo da determinare se quell’uomo puo’ o non puo’ essere il Dassilva, ma quanto emerso dal video potrebbe rendere superfluo il test, dando ragione allo studio legale Barzan, che rappresenta alcuni membri della famiglia della vittima, che continuano a nutrire dubbi sull'unico uomo ad essere indagato e in carcere per l’omicidio. A maggior ragione dubbio ampliato dagli esperti che hanno restautrato professionalmente e analizzato il video fornito da Francesca Bugamelli. Scopriamo che il pubblico ministero titolare dell'inchiesta è il dottor Daniele Paci, sostituto procuratore, non di certo uno sprovveduto, e già noto alle cronache per il caso della risoluzione della vicenda della Uno bianca. E ancora colpi di scena, poiché scopriamo anche che lenia Mercatelli (moglie di Emanuele Neri) e Valeria Bartolucci sono in verità amiche da moltissimi anni, e appartenenti alla stessa comunità oltre che allo stesso condominio, e questo lo scopriamo dalle chat e dagli allegati del fascicolo ufficiale. Chat ritrovate dopo gli eventi, e quindi prima le comunicazioni tra le due come avvenivano? Questo è uno degli interrogativi che apre nuovi dubbi e scenari e che scopriremo nei prossimi video-approfondimento sul caso.
Ritornando nel merito del caso, bisogna specificare che alla luce di queste nuove prove risulta tutto da rivalutare poichè, proprio a seguito dell’acquisizione di quelle immagini della Cam3, il pubblico ministero ha richiesto la custodia cautela per Louis Dassilva, in quanto a loro avviso, tra le varie motivazioni, risulta essere la persona ripresa nel video. La difesa di Dassilva, dal canto suo, ha ribadito in più occasioni che il loro assistito non può essere riconosciuto al 100% in quel video, anche per la scarsa qualità del filmato, l’assenza di colori a causa della visione notturna e la scarsa luminosità esterna, ma qui tutto si ribalta. Il comunicato qui procede con ulteriori informazioni: “La Procura ha però lavorato sul video originale, confrontando l’immagine diurna del giorno seguente, dove viene ripreso il Dassilva, identificando una corrispondenza nel movimento del corpo e del braccio destro, sottolineando però che altre comparazioni con le immagini notturne non fossero possibili per la scarsa qualità, anche questa affermazione diffusa da alcuni organi di stampa. La redazione di Bugalalla Crime, informata del fatto, ha commissionato ad uno studio specializzato in restauro video la “pulitura” non solo delle riprese della Cam3 della notte del 3 ottobre, ma anche quelle antecedenti e successive alla data dell’omicidio, dove più persone coinvolte da questa vicenda risultano presenti, incluso lo stesso Louis Dassilva”. E ancora più nel dettaglio conclude: “Dopo aver portato tutti i video ad una definizione 8K, è stato selezionato tra i tanti un fotogramma diurno dove il Dassilva cammina con un’andatura praticamente identica a quella dell’uomo della notte del delitto e messi a confronto, il risultato ha fornito un’alta percentuale di corrispondenza”.
A questo punto ritornando al contenuto del video, posso solo anticipare alcuni dei dettagli messi in discussione, tra cui la cronologia degli eventi e degli spostamenti e contraddizioni di Emanuele Neri: torna alle 18.20 con Fiat Panda e va a casa, lascia l'auto parcheggiata in strada, non ricorda dove ha parcheggiato, alle 20-20.30 passa dal tunnel e va al bar, alle 20.30-21 lo raggiunge la moglie, alle 21.30 la moglie se ne va, alle 22-22.30 passa dal tunnel e torna a casa, indossa una maglia ben specifica con la scritta "Edilinfissi", non indossa alcun copricapo, indossa gli occhiali e per concludere lui stesso non si riconosce nel video della Cam3. E come se non bastasse, a rincarare la dose anche le incoerenze della moglie Ilenia Mercatelli: prima dice che torna alle 21.30 con la Lancia Y e poi va al bar, lascia l'auto parcheggiata in strada, non ricorda nemmeno lei dove ha parcheggiato, alle 21.30 passa dal tunnel e va al bar, pochi minuti dopo raggiunge il marito, alle 22 va via dal locale e il marito si intrattiene ancora, alle 22 per andare a casa passa dal tunnel, alle 22.20-23 il marito arriva a casa ma il marito indossa una maglia del lavoro di cui lei si non ricorda bene, non le viene chiesto se il marito indossava copricapi, non le viene mostrato il video della Cam3. Questi punti verranno smentiti e modificati in corso di puntata uno ad uno e altri confermati in base ad un'accurata analisi del caso e delle testimonianze. Insomma, qui gli spunti si sprecano sulle nuove prove emerse e sui dettagli ancora più rilevanti in questo caso che non pare trovare pace. La Bugamelli, in quanto romagnola, è particolarmente affezionata anche al caso, ma bisogna dire che non è il primo caso che prende a cuore in un certo modo, e non è da tutti farlo con tanta tenacia. Ci lascia in sospeso su alcune domande e informazioni esclusive sul caso rimandandoci ai prossimi video di approfondimento che di certo non sono un lavoretto da poco in base a questi ultimi elementi schiaccianti. Lei ci mette le informazioni, lo studio del caso, il cuore e sopratutto la faccia, e insomma tra ricorstruioni minuziose, cam, riprese, intercettazioni e foto non c'è spazio al dubbio, non posso spoilerarvi tutto il video, ma vi consiglio vivamente di recuperarlo insieme a tutti i video precedenti per fare un vero approfondimento di true crime. Saranno elementi che porteranno a una svolta dell'omicidio di Pierina Paganelli? Staremo a vedere.