Stavolta la polemica non la fa Jeremy Clarkson, ma i suoi clienti. In questi giorni un video diventato virale mostra il listino prezzi della fattoria di Jezza, il Farmer’s Dog, e del suo negozio alimentare. Prezzi incredibili, tanto da far dire al “regista” della ripresa: “Sono andato al pub e al negozio di prodotti agricoli di Jeremy Clarkson, così non dovrai farlo tu”. Ma cos’è che stupisce? Si parte con i parcheggi, sostanzialmente una piazzola fangosa – quasi paludosa – che però va pagata: 2 sterline per parcheggiare e poi, se si sopravvive alle sabbie mobili, si va al locale. A quel punto si possono optare per dei “souvenir troppo costosi che sarebbero finiti poi nella spazzatura”. Non paghi ci si può deliziare con una candela da 22 sterline con la scritta: “Ha lo stesso profumo delle mie palline di Natale”. Tutto molto romantico. Si arriva poi al cibo, tra pietanze casarecce e che, purtroppo, da qualche mese Jezza non può neanche più assaggiare. Un litro di latte in bottiglia di vetro costa 6,10 sterline. Una torta grande di carne costa 46,15 sterline. Ma se non vi sembra abbastanza, ecco che il video raccontato dal Teh Skeptics Take, mostra anche il cartellino di una pie “extra extra large”: 199,99 sterline. “Abbastanza torta da tirarla al tuo vicino per 200 sterline” dice un commentatore.
Jezza, che sotto Natale si era lamentato di come i clienti lasciavano il bagno, si becca poi la vendetta karmica delle riprese proprio dei servizi igienici, localizzati in un container. Il commento è: “Un’esperienza da cantiere”. Davvero la crisi della fattoria e del pub sono colpa di Starmer, dell’Ue green e della crisi del settore agricolo? Un commentatore aggiunge: “"Mi chiedo come possano giustificare prezzi del genere. Non riesco a immaginare che ci siano acquirenti”. E un altro: “Non ci sarei mai andato, ma grazie per il tuo contributo nel garantire che questa discarica venga evitata per sempre”. Certo, c’è anche chi difende l’attività di Clarkson: “Parcheggio gratuito, ottimo servizio, mi sono divertito molto e ho apprezzato il fatto che il cibo fosse tutto locale: cosa c’è che non va?” Ma le polemiche di questi giorni non sono certo cosa nuova per Jezza, che già in passato si era ritrovato sommerso di recensioni negative per le troppe code in ingresso e i prodotti “troppo cari”. Che tutto questo possa diventare tema per la quarta stagione di Clarkson’s Farm che uscirà nelle prossime settimane? O, se non per questa, per la quinta, già confermata e finanziata da Amazon Prime Video?