La nuova svolta nel giallo dell’omicidio di Pierina Paganelli è l’assenza del Dna di Louis Dassilva sulla scena del crimine e sugli indumenti della vittima. Circostanza che non ha per nulla sorpreso la moglie dell’unico indagato Valeria Bartolucci: “Non è una sorpresa per noi, lo diciamo da 15 mesi. Abbiamo accolto questa cosa con molto sollievo, perché è diventata una prova che non si può smentire. Auspico che venga presa in considerazione la scarcerazione, poi si potrà attendere l’incidente probatorio dagli arresti domiciliari o da uomo libero”. Dassilva, ricordiamo, si trova in carcere dall’estate scorsa con l’accusa di omicidio. Si è ora in attesa dei risultati dell’incidente probatorio sul video che l’accusa considera la prova regina contro il 34enne senegalese, e che lo andrebbe a collocare sulla scena del delitto. Valeria Bartolucci continua però a sostenere che al momento dell’omicidio suo marito si trovasse in casa con lei: “Se fosse uscito, avrei sentito rumore”.
Valeria Bartolucci ha parlato anche della ormai conclamata relazione extraconiugale del marito Louis Dassilva con Manuela Bianchi, nuora di Pierina Paganelli. La donna ha affermato che non avrebbe impedito al marito di rifarsi una vita con lei: “Non sono il tipo di persona che vuole qualcuno vicino per forza, anche se ha altri nel cuore. Ero consapevole che non fosse monogamo, lo sapevo, quindi non sarebbe stata una scoperta traumatica”. Infatti ipotizza che ci siano stati anche altri tradimenti, ma a provocarle più dispiacere è che stavolta sia accaduto con la sua vicina di casa: “Questo sicuramente mi ha ferito profondamente e generato tensioni. Non è detto che le cose torneranno come prima”. E infine: “Ho paura a uscire, c’è un assassino a piede libero“.