L’omicidio di Pierina Paganelli è uno di quei gialli che non vogliono proprio saperne di chiudersi. Anzi, si complica. E l’avvocato di Louis Dassilva, unico indagato per la morte della 78enne di Rimini, in carcere da luglio 2024, lancia una bomba: “Non escludo un nuovo indagato”. A dirlo è Riario Fabbri, intervistato da Milo Infante durante la trasmissione Ore 14. Il legale si riferisce, forse, a chi in questa storia starebbe giocando di sponda. Forse Valeria Bartolucci? Moglie di Dassilva, che anche all’ultima convocazione in procura si è trincerata ancora una volta dietro il diritto al silenzio. “Scelta sua, io non ne sapevo nulla”, dice Fabbri. Ma intanto la posizione di Valeria continua a far discutere: formalmente indagata solo per presunte minacce all’amante del marito, Manuela Bianchi (che è anche la nuora della vittima).


C’è di più. Secondo le indiscrezioni, l’assassino, dopo aver ucciso Pierina nella notte tra il 3 e il 4 ottobre 2023, sarebbe tornato sulla scena del crimine per simulare una violenza sessuale. Un tentativo goffo di confondere le acque. Ma era solo? La domanda gira da mesi e adesso torna prepotente: con lui c’era Valeria? È forse questo il motivo della nuova convocazione in questura? Per ora, solo ipotesi. Nessuna accusa formale di omicidio pende sulla testa della moglie di Dassilva. Intanto, l’indagine corre verso il suo primo punto fermo: la chiusura prevista per luglio, a un anno esatto dall’arresto del 35enne senegalese. “Solo allora, dice il legale, potremo davvero difenderci”. Louis Dassilva, intanto, si trova ancora in ospedale: le sue condizioni sono in miglioramento dopo lo sciopero della fame e della sete, ma la prognosi resta riservata.

