Greta Thunberg è stata fermata dalla polizia. È avvenuto durante una protesta contro i lavori per ampliare la miniera di lignite a Luetzerath, nel Nord Reno-Westfalia, in Germania. L’attivista svedese è stata portata via di peso da due agenti. Dopo essersi presentata alla manifestazione, Greta si sarebbe seduta sul bordo di un muro rivolto verso la miniera. La polizia le avrebbe chiesto di allontanarsi per la sua sicurezza, ma l’attivista non ha voluto dare ascolto e quindi gli agenti l’hanno spostata (mentre lei se la rideva) e fermata, per poi rilasciarla.
Le proteste e le occupazioni della zona in cui è stata fermata la Thunberg vanno avanti dal 2020 e da alcuni giorni c’erano confronti con le forze dell’ordine. Presenti secondo gli organizzatori 35 mila attivisti (diecimila secondo le autorità, quasi tutti poi sgomberati). Le cronache parlano di una protesta non del tutto pacifica (secondo le forze dell’ordine una settantina di agenti sarebbero rimasti feriti, e anche tra i manifestanti ci sarebbero persone che avrebbero avuto conseguenze fisiche), che ha avuto necessità dell’impiego di manganelli, spray al peperoncino e idranti.
Secondo un portavoce della polizia alcuni attivisti “hanno forzato l'ingresso nella miniera”, rischiando di “restare seppelliti” per colpa del terreno “sdrucciolevole e bagnato”.