Premetto che a me Gianluca Vacchi stanca, non nel senso che mi annoia, ma proprio che solo a guardarlo mi viene voglia di farmi un pisolino. Probabilmente il motivo è perché abbiamo la stessa età e lui vende un’immagine (questo fanno gli influencer) di ultracinquantenne iperattivo che solo a pensarci mi viene il fiatone. Ne parliamo perché sono appena uscite due notizie, una sul Vacchi e una su Lapo Elkann. Pare che il kebab di lusso di Vacchi, il Kebhauze (che poi l’idea non è sua ma di Oliver Zon – che sembra il nome di un gruppo anni ‘80 – che poi l’idea mi sembra uguale alla pizza di lusso di Flavio Briatore, anche se non so se hanno inventato prima il kebab di lusso o la pizza di lusso e la cosa non mi sembra meriti un approfondimento tale da mettermi su Google a cercare la data delle due invenzioni, ma insomma Vacchi nel Kebhauze ci ha messo solo il 70% dei soldi) stia fallendo. Anche se Oliver Zon dice che un milione e novecentomila euro di perdita sono normali ed erano in conto perché il kebab di lusso lo hanno inventato da poco e ancora devono ammortizzare e stanno per aprire una ventina di altri locali di kebab di lusso nei posti di lusso dove va la gente di lusso (che poi non si capisce che ci diventano a fare di lusso se poi se magnano una pizza e un kebab che non c’era bisogno di fare la fatica di diventare di lusso, se li potevano mangiare anche prima).
Invece Italia Independent di Lapo, anche se è una società vuota, cioè che non fa nulla, dopo avere avuto una consistente perdita, e dopo avere immesso altri soldi per non fare morire il marchio, ha guadagnato in borsa il 758%, segno della fiducia degli investitori in un Lapo che non fa niente, cioè fa solo Lapo per i fatti suoi, non è che si mette lì a fare i video per farci sapere quanto è figo e soprattutto quando sento parlare di Lapo non mi stanco, anzi mi rilasso, adesso che ha anche messo la testa a posto grazie alla moglie, Joana Lemos, mi fa rilassare ancora di più.
Mi sembra un segno dei tempi e anche una rivalsa karmica nei confronti dell’iper(barica)attività di Gianluca Vacchi, che si agita tantissimo e ci deve mettere anni per ammortizzare il kebab e invece Lapo, che finalmente con la moglie si è rilassato e ha smesso di fare occhiali e customizzazioni di automobili, lasciando che il brand “Italian Independent” diventasse, come si dice, un “meme brand”, ossia un brand che è pura immagine abbandonata a se stessa, ha iniziato a guadagnarci.
Noi, in ogni caso, preferivamo Lapo a Vacchi anche da prima. Se n’è sempre abbastanza fregato e se aveva voglia di una nottata brava si prendeva il pandino e se ne andava in giro per Torino col rischio di essere riconosciuto. Siamo felici per queste due notizie. Io in particolare, perché mi stava venendo l’idea di fare il sanguinaccio di lusso nei luoghi di lusso per persone di lusso. Ma siccome voglio guadagnare meglio che mi rimetto a letto ché sono ultracinquantenne e mi viene spesso l’abbiocco (sarà il sanguinaccio). Serie tv da consigliare?