Che fatica essere l'attivista delle ferie! Ne sa qualcosa Giorgia Soleri, che dalle avventure di Pechino Express è passata alla vacanza a Ibiza. Occasione propizia per riempire il post di stucchevoli messaggi di vita. “In una società che ritiene la performance, l’iperproduttività e il sacrificio dei propri desideri per aderire a standard inumani dei valori da sfoggiare, il riposo è un atto politico”. La caption è tutto un programma e scatena la reazione del web unito. Ma lei non demorde e sottolinea il ‘sacrificio’. “Ancor di più quando a praticarlo sono corpi non conformi, disabili, queer. Il privilegio necessario a potersi permettere di provare a vivere, anche solo ogni tanto, seguendo i ritmi di cui il proprio sé ha bisogno, continua ad essere un’ingiustizia che dovremmo combattere…”. La storia è fatta anche di piccoli gesti. Grazie ‘fidanzata’ di Damiano dei Måneskin!
Ironia a parte, è così sorprendente? In fin dei conti la narrazione dell'ex modella di nudo, femminista-poetessa-fotografa (a tempo perso), non è mai cambiata. Portavoce di campagne come quella per la sensibilizzazione su vulvodinia, endometriosi e persino salute mentale, non fa eccezione neanche in fuga alle Baleari, e tira in ballo i soliti temi e argomentazioni (condivisibili) per il più basso degli scopi: salvaguardare la sua immagine e tutelare la sua credibilità. In parole povere, giustificarsi e restare fedele al personaggio che interpreta.
Chiaro. Far credere che la sua non sia una vacanza da starlette privilegiata nel posto più frequentato e influenzato dello showbiz, ma quasi un gesto civile, impegnato, di pubblica utilità, con annessa lectio magistralis sul tempo e sulla vita. È questo che la definisce, la bandiera su cui ha creato (dal nulla!) la sua notorietà. Seguita da un management consapevole dell'appeal che certe tematiche rivestono, incarna lei stessa quella tematica, illudendo altri di farne parte. Non solo un’influencer che vende cremine e fuseaux, TUTTO (malattie, disagi inclusi) diventa mero business. Giorgia Soleri, la Wanna Marchi che ci meritiamo.