L’Ucraina è di nuovo al centro del dibattito politico e mediatico, tra tentativi diplomatici destinati a naufragare e un’Europa che si interroga sul riarmo. A poche ore dalle indiscrezioni su un presunto piano di pace proposto da Donald Trump – accettato da Zelensky ma respinto da Putin – la guerra sembra più che mai senza sbocchi. Stasera, giovedì 13 marzo 2025, Corrado Formigli accenderà i riflettori sullo scenario internazionale con una nuova puntata di Piazzapulita, in onda su La7 alle 21.15. La puntata vedrà un parterre di ospiti pronti a scontrarsi sulle sorti del conflitto: Giuseppe Conte, Presidente del M5, e sempre più critico sulla linea interventista dell’Unione Europea; Timothy Garton Ash, scrittore e giornalista britannico, profondo conoscitore delle dinamiche europee e dell’ex blocco sovietico; Tomaso Montanari, storico dell’arte e Rettore dell'Università per Stranieri di Siena, che non ha mai nascosto le sue posizioni pacifiste e anti-atlantiste; Pierferdinando Casini (Pd), veterano della politica estera italiana e sostenitore dell’invio di aiuti militari a Kiev; Carlo Calenda, leader di Azione, pronto a dare battaglia su qualsiasi tema, soprattutto quando di mezzo c’è la strategia europea; Luca Casarini, attivista noto per le sue posizioni intransigenti su temi umanitari e diritti internazionali; I giornalisti Italo Bocchino, Alessandro De Angelis e Tonia Mastrobuoni, voci autorevoli sul dibattito geopolitico. Oltre a questi nomi, Formigli condurrà due interviste di peso: una con l’ex oligarca e oppositore di Putin Michail Khodorkovsky, e l’altra con Alessandro Orsini, sociologo e volto televisivo sempre più divisivo nel dibattito sulla guerra.

Se la geopolitica vi sembra roba da addetti ai lavori, il vero spettacolo potrebbe arrivare proprio dallo scontro tra gli ospiti. Le possibilità, con gli ospiti in programma, sono varie. Ma Orsini e Montanari, due personalità che in passato non hanno risparmiato bordate reciproche, sembrano i più papabili. Il sociologo, noto per le sue critiche feroci alla Nato e il suo approccio "realista" sul conflitto, si troverà faccia a faccia con uno degli intellettuali più schierati contro il revisionismo putiniano. I precedenti tra i due non lasciano presagire nulla di buono: Orsini, spesso accusato di eccessiva indulgenza verso il Cremlino, ha sempre difeso la necessità di una soluzione diplomatica a ogni costo, mentre Montanari lo ha più volte attaccato, accusandolo di semplificazioni pericolose. Ma anche Calenda e Bocchino promettono scintille. Con uno scenario internazionale polarizzato, un’Europa che oscilla tra riarmo e diplomazia, Putin che chiude la porta a al cessate il fuoco, la puntata promette scintille. Formigli avrà il suo bel da fare a gestire il ring televisivo.
