Chi ha paura di Ezra Miller? La polizia di Hilo, ridente cittadina nel bel mezzo delle Hawaii, sicuramente. O, quantomeno, da quando l'attore, reso noto soprattutto dal franchise cinematografico di Animali Fantastici, ha scelto di trasfersi proprio lì, una sera sì e l'altra pure gli tocca occuparsene. Nell'ultima settimana, l'irriducibile ventinovenne è stato arrestato per ben due volte. Le accuse? Sempre le stesse: risse al bar. Disprezzato dal mondo intero per via dei comportamenti antisociali che colleziona come fossero punti fragola (non è certo la prima volta che si ficca nei guai letteramente con le sue stesse mani), Miller si sta giocando la carriera come anche solo pochi decenni fa, le più grandi rockstar di cui oggi tessiamo le lodi con documentari e biopic da Oscar, si bruciavano la vita. In un mondo in cui qualnque individuo con un minimo di visibilità ha il sacro terrore di twittare, Ezra campa lanciando sedie contro chiunque gli capiti a tiro e insultando i fan. Un errore del Matrix che tutti condannano, forze dell'ordine comprese. E se invece fosse, a suo modo, un supereroe?
In effetti, Miller il ruolo del supereroe l'avrebbe pur interpretato. La Warner Bros l'ha infatti scelto per il ruolo di Flash, film già girato e prontissimo al lancio, ma che con ogni probabilità non vedremo mai. A rimandarne all'infinito l'uscita, certamente la pandemia ma anche le intemperanze dell'attore che ogni settimana si fa mettere in manette perché gli va.
La questione è grave al punto da far sibillinare sul web una voce fantasiosa: si starebbe pensando di sostituire Ezra con un altro attore in CGI. La stessa sorte che capitò, all'epoca, a Kevin Spacey "computergraficamente" rimpiazzato da Christopher Plummer nel film Tutti i soldi del mondo, quando le accuse di molestie (poi rivelatesi pressoché farlocche) gli gravavano sulla collottola. Un'idea quasi impossibile da realizzare, considerato che in Flash l'attore ricopre il ruolo del protagonista. Ma forse più fattibile dell'ipotesi di vederlo fuori dai guai per sette giorni consecutivi. Però i trailer, con date di uscita definitive ma che si rivelano puntualmente provvisorie, sono già a piede libero su YouTube da mesi.
Ma quanto è stronzo Ezra Miller? La leggenda del suo temperamento impossibile, nasce nel 2020 quando vengono diffuse delle immagini che vedono l'attore intento, out of the blue, a "strangolare" una fan dal cappotto rosso in pieno giorno e all'aria aperta. Quei pochi secondi di video sono bastati a fargli vincere la nomea di violento molestatore anche se, guardando le immagini, c'è chi ha avuto più di un dubbio sulla natura di quella "feroce" aggressione. Sembra una scena tra stuntman in un film B-movie più che un atto di forza. Come mai Miller si ritrovasse, comunque, in quella strambissima situazione è ancora da comprendere. E, ovviamente, non lo sapremo mai.
Faccia da belloccio e modi da delinquente perennemente sbronzo, Miller ha avuto giusto il tempo di dichiararsi "non binario" prima di ritrovarsi in nuovi atti oscenamente scorretti in luogo pubblico. La sua voce Wikipedia tuttora recita una sua dichiarazione che a oggi fa sorridere: "sono aperto all'amore, dovunque esso sia".
Sicuramente Ezra questo "amore" non lo trova nei pub hawaiani dove oramai è considerato un vero e proprio spauracchio: l'ultima volta che è andato a bersi una cosa, ha beccato un'indigesta serata karaoke e non ha perso l'occasione per salire sul palco a strappare via il microfono a un'avventitrice stonata che in quel momento stava vivendo i suoi cinque minuti di gloria straziando qualche brano evergreen.
Un gesto aggressivo, certo, ma che con ogni probabilità, un po' tutti abbiamo sognato di fare all'ennesima stecca amatoriale durante una serata infernale di quel tipo. Se la serie The Boys (Prime Video) ci mostra quanto potrebbero essere realisticamente stronzi i supererori qualora camminassero davvero tra noi, Ezra "The Punisher" Miller con la sua vita sicuramente problematica, sulla correttezza di oggi "ci scatarra su", rendendosi protagonista di lanci di sedie, risse al pub e colossali sbronze moleste.
Una scheggia impazzita che si sta pirotecnicamente autodistruggendo all'interno di un sistema troppe volte impostato fino allo sfinimento e forzosamente orientato al quieto e pacifico vivere. Del resto, si sa, di tutte le icone del passato che oggi celebriamo, giustamente, come semi-dei, uno nel 2022 può prendere in prestito giusto il look, l'attitude ribelle, qualche gestaccio sfrontato da sfoggiare sul palco... e basta.
Perfino le interviste hanno da essere controllatisime e piene di rivelazioni risibili: c'è chi, appena sceso dal palco addobbato come l'ultimo dei trasgressivoni, si dice astemio (bene!), contrario a ogni tipo di sostanza stupefacente (bravo!) e perfino di coricarsi ogni giorno, salvo show, verso le 22-22.30 dopo la consueta camomilla serale (vabbè, ma adesso manco a fà così però). Sintesi liberamente tratta da una reale dichiarazione rilasciata da quello sregolato di Damiano David dei Maneskin, oggi dio del rock'n'roll per il mondo intero.
E in un mondo intero, appunto, in cui tutti "ci fanno", Ezra Miller "ci è". Come le rockstar degli anni Settanta. Questo non gli garantirà certo una lunga e importante carriera, né una vita tranquilla. Ma in un multiverso di santi ed eroi in calze a rete e look da "Rebel, Rebel", uno che scazzotta al pub senza fornire spiegazioni pubbliche, coprirsi il capo di cenere e chiedere perdono all'universo conosciuto e conoscibile, non può che essere un avanzo di galera e anche il super anti-eroe che questo secolo non merita. Ezra is not dead.