Chiuso il caso dell’incidente dell’attore americano Michael B. Jordan, che la notte del tre dicembre scorso, a Hollywood, aveva completamente distrutto la sua Ferrari 812 GTS dopo lo schianto contro una Kia parcheggiata lungo Sunset Boulevard. Al momento dello scontro, nulla era certo. Non si sapeva il come, né il perché, ma la polizia accorsa sul luogo ha voluto subito a specificare che la star statunitense (protagonista della saga di Creed) al momento non era sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o alcol. Alla notizia dell’incidente di Jordan, riportata anche da MOW, cominciarono anche a venire fuori le prime ipotesi. Quella più accreditata parlava di una gara clandestina con un’altra supercar (sempre una Ferrari), e il video dello schianto, reso pubblico via social, sembrava potesse sostenere questa tesi. A meno di due mesi di distanza, però, la polizia, secondo quanto rivelato da Tmz, avrebbe chiuso il caso per “mancanza di prove”.
Il sito di gossip statunitense rivela che secondo le forze dell’ordine il video dell’incidente “fa parte del puzzle di quanto accaduto, ma non è sufficiente per completarlo”. Il motivo? Dal filmato non si riesce a capire se Michael B. Jordan fosse al volante della Ferrari. Inoltre, rende noto Tmz, sempre da queste immagini non è possibile constatare la reale velocità dell’auto, né tantomeno se si trattasse realmente di una gara clandestina. Quindi le cause dello scontro, che fortunatamente non ha portato a nessuna conseguenza grave a parte il danneggiamento delle due vetture (con la Ferrari di Jordan andata completamente distrutta), rimangono ancora ignote. Ciò che è sicuro, però, è che l’attore è stato completamente scagionato. “Troppi punti interrogativi - sottolinea Tmz - per essere processati”. Inoltre, rivela sempre il sito americano, adesso la Ferrari incidentata di Michale B. Jordan viene addirittura venduta al migliore offerente... Si tratta di un'asta organizzata da una compagnia assicurativa di Cincinnati, che secondo le fonti di Tmz ha preso il possesso della supercar in seguito all'incidente. Base d'asta: 58 mila dollari, e tempo fino all'otto febbraio per avanzare la propria offerta.