È scoppiata la polemica dopo il tragico incidente avvenuto Mestre. A commentare l’accaduto Matteo Salvini: “Non è un problema di guardrail. È presto per dare commenti qualcuno mi dice che le batterie elettriche prendono fuoco più velocemente di altre forme di alimentazione e in un momento in cui si dice che tutto deve essere elettrico uno spunto di riflessione è il caso di farlo”.
Non è mancata la replica da parte dell’opposizione per il commento del Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti: “Sono sbigottito dalle parole di Salvini. Speculare sui 21 morti di Mestre per riesumare la sua battaglia contro l’elettrico è indecente e crudele, negando senza elementi cause legate alle manutenzioni delle infrastrutture di cui peraltro è ministro. Un avvoltoio, non un ministro”. Queste le parole del deputato del Pd, Alessandro Zan. Salvini: “Eventi come questi non sono imputabili a velocità e distrazione, la sicurezza su strada e sui cantieri è fondamentale, ma poi il fattore umano resta fondamentale nel bene e nel male, sul malore nessun codice della strada può intervenire”.