Non mancano i problemi per gli automobilisti a Roma. Oltre al traffico “ordinario”, agli eventuali effetti del maltempo (che ha creato disagi negli ultimi giorni) e alle manifestazioni più o meno estemporanee, la città si trova “tagliata in due” per la chiusura di via Nomentana a causa di lavori di potatura degli alberi. La decisione di interdire la via nel tratto compreso tra viale Regina Margherita a Porta Pia ha fatto arrabbiare molti, con le critiche raccolte anche da Dagospia.
“Roma – scrive un lettore indignato – allo sfacelo! Dalla padella alla brace! Ma in quale capitale del mondo il sindaco pensa di bloccare una delle principali arterie stradali della città per buttare giù un paio di alberi? Ci voleva il genio di Gualtieri per partorire oltre 5 km di coda sulla Nomentana alle 8 del mattino. Gente in strada e traffico in tilt. Ringraziamo gli stakanovisti di Ama e del Servizio Giardini che di lavorare il fine settimana non se ne sono parla”.
La potatura degli alberi su entrambe le carreggiate di via Nomentana è iniziata la settimana scorsa. I lavori sono previsti nella fascia oraria 8-18, tutti i giorni tranne sabato e domenica. L’assessore all’ambiente Sabrina Alfonsi ha spiegato che l’intervento complessivamente prevede “la potatura di circa 600 platani disposti in 4 filari per uno sviluppo lineare di 15,2 km, la contestuale rimozione delle ramaglie e, nel caso si dovesse procedere con abbattimenti alberi a fine vita, si procederà con il deceppamento e l’immediata sostituzione. La conclusione dei lavori, divisi in quattro tranches, è stimata in tre settimane. L’intervento – riporta Roma Mobilità – va a completare quello già effettuato sui 6 km del tratto di via Nomentana compreso tra il Grande raccordo anulare e Batteria Nomentana nei Municipi III e IV, completato tra fine novembre e l’8 dicembre 2022, che ha riguardato la potatura di 363 pini di cui 8 abbattuti, la potatura di 21 platani e di 28 tigli”.
La stessa amministrazione riconosce che via Nomentana “un asse viario nevralgico di circa 10 km”, un asse “su cui insistono oltre 1.000 alberi che vengono curati e messi in sicurezza anche per la presenza delle linee aeree dei filobus”. La tesi “difensiva è che “i lavori sono pianificati con la Polizia Locale in modo da ridurre al minimo i disagi per la cittadinanza, garantire la massima sicurezza per gli operatori e la cui corretta esecuzione è supervisionata da un agronomo”.