Cocaina finanziata con i soldi in cash delle multe. Il protagonista della truffa è un vigile urbano della provincia di Brescia, a cui sono stati contestati otto episodi, dal gennaio 2019 all’aprile 2020, per cui è stato accusato di peculato, appropriazione indebita e falso ideologico, patteggiando una condanna di 9 mesi e 10 giorni. L’agente, di 59 anni residente a Romano di Lombardia (provincia di Bergamo) ha preferito questa via evitando il processo, che avrebbe coinvolto anche un cittadino kosovaro la cui posizione è stata stralciata. Il vigile del corpo di Polizia Locale di Urago d’Oglio, nel Bresciano, ha commesso più volte i reati di cui sopra, truffando i multati facendosi pagare in contante somme che andavano dai 118 ai 190 euro.
Secondo la Procura di Brescia, l’uomo avrebbe anche fatto uso, fra il 4 e il 12 settembre, dell’auto di servizio per raggiungere l’abitazione di uno spacciatore condannato ai domiciliari a Martinengo, nella Bergamasca, per spendere il maltolto in cocaina. Stando alle risultanze delle indagini, il vigile avrebbe anche ottenuto il permesso per un certificato di idoneità alloggiativa in un appartamento del Comune in cui prestava servizio nonostante mancasse dei requisiti, utilizzando la richiesta in precedenza avanzata dal reale affittuario, che al pm ha dichiarato di aver solo dato ospitalità all’amico, prestandogli anche del denaro. L’agente è stato interdetto dai pubblici uffici per un anno.