È ancora polemica per il tweet di Rula Jebreal che scava nel passato di Giorgia Meloni e tira in ballo una vicenda legata al padre arrestato in passato per narcotraffico secondo la stampa spagnola. Fatti che risalgono ad anni fa ma tornati d’attualità a pochi giorni dalle elezioni e su cui la giornalista italo-israeliana, ridotta a fare polemica a mezzo social, mette il carico da novanta. “Durante la sua campagna elettorale, Giorgia Meloni, il nuovo Primo Ministro italiano, ha promosso un video di stupro in cui si afferma che i richiedenti asilo sono criminali che vogliono sostituire i cristiani bianchi. Ironia della sorte, il padre di Meloni è un famigerato trafficante di droghe/criminale condannato che ha scontato una pena in una prigione”.
Un pretestuoso attacco frontale che finisce per scatenare la solidarietà a pioggia di politici di diversi partiti, nonché la replica della diretta interessata che minaccia azioni legali. “Il tatto della stampa italiana che racconta dei guai di mio padre, ma omette nei suoi titoli roboanti un elemento fondamentale”, inizia così il lungo messaggio pubblicato a mezzo social dalla leader del centrodestra. “Tutti sanno che non ho mai più avuto contatti con lui fino alla sua morte. Ma poco importa, se i 'buonisti' possono passare come un rullo compressore sulla vita del 'mostro'. Evidentemente tra le tante cose che non valgono per me c'è anche il detto 'le colpe dei padri non ricadano sui figli'. Ps. Signora Jebreal, spero che potrà spiegare al giudice quando e dove avrei fatto la dichiarazione che lei mi attribuisce”, chiude riferendo allo scritto sui richiedenti asilo.
Quindi messa alle strette su più fronti, la Jebreal (salita alla ribalta grazie alla contestata partecipazione a Sanremo 2020) torna ancora sul tema affermando che “la Meloni non è colpevole dei crimini commessi da suo padre, ma spesso sfrutta i reati commessi da alcuni stranieri per criminalizzare tutti gli immigrati”. Poi di fronte alla minaccia di querela non si tira indietro e anzi perfino rilancia: “Tutti gli autocrati usano minacce e intimidazioni contro coloro che li espongono. Meloni: non sono spaventata”.
Allora per venire a capo della querelle scomodiamo il direttore editoriale di Libero Vittorio Feltri, che interviene sulla questione a gamba tesa: “La Meloni è da sempre sotto attacco solo perché è di destra. Ma non è mica responsabile delle colpe del padre”. Poi bacchetta la giornalista: “È la mossa di una persona volgare che prova a mettersi in luce frugando nei bidoni del pettegolezzo”. E allunga una chiosa sul futuro di Matteo Salvini...
Come commenta l’attacco di Rula Jebreal a Giorgia Meloni per la vicenda legata al padre?
Anzitutto dovremmo verificare che sia tutto vero quanto afferma la stampa spagnola. In secondo luogo, anche se fosse, non è mica colpa della Meloni. Il padre ha già pagato, lei cosa c’entra? Ma non mi stupisco, la leader di FdI è da sempre sotto attacco, e solo perché è di destra. A questo aggiungiamo anche la ridicola accusa che sia un’erede del fascismo. In più il fatto che sia donna incide non poco nelle valutazioni aggressive.
Ma è un attacco da giornalista?
È l’attacco di una persona volgare, animata da questioni ideologiche, e questo la spinge a dire anche delle fesserie. In primis per screditare la Meloni, poi ovviamente anche per mettersi in luce. Ma mettersi in luce frugando nei bidoni del pettegolezzo non mi sembra un bel gesto.
Quindi è più figa che giornalista?
Fa la giornalista in maniera sgangherata, poi sicuramente è una bella donna, ma anche le brutte possono dire castronerie (ride nda)
Intanto gli attacchi alla Meloni seguono lo stile usato in passato con altri. Quindi la Jebreal è giornalista alla Fallaci o alla Lucarelli?
La Fallaci era una mostro di bravura, la Lucarelli non è paragonabile, ma non è nemmeno stupida, quindi lei non è vicina a nessuna delle due, ma è livello pessimo.
La Meloni minaccia querela, fa bene?
La giornalista ha esagerato, ma non è con le querele che si risolvono i problemi. Infatti le direi di lasciar perdere, anche perché cosa può mai pesare il vaneggiamento di questa tizia nella sua vita e carriera? Gliene hanno dette di tutti i colori in campagna elettorale, manca solo che è una puttana, e poi il quadro è completo. Eppure il pettegolume non ha inciso sul risultato elettorale.
L’ha favorito?
Non è diminuito il consenso, ma non l’ha favorita, se fai passare qualcuno malamente non aiuti la sua reputazione.
Invece una chiusa sul caso Lega: Salvini rischia di saltare?
Sicuramente è in atto un tentativo per farlo fuori, ma non sono sicuro che l’operazione riesca.