Il maltempo di questo periodo ha causato diversi danni e anche qualche tragedia. Tra i vari episodi, uno – fortunatamente solo con conseguenze materiali e non per le persone – – si segnala per il suo carattere paradossale: in Veneto a causa del vento (o, qualcuno ipotizza, di un fulmine) si è staccata ed è precipitata da un campanile una pesante croce in ferro che si è abbattuta su un’auto in sosta, distruggendola. E l’auto era quella… del prete, segnatamente il parroco della chiesa di Santa Maria Maddalena di Longare, in provincia di Vicenza. Parroco che, dovendosi misurare con questo “mistero della fede”, l’ha presa – più che con religione – con filosofia.
“Vabbè che nostro Signore dice «Ognuno prenda la propria croce» – ha commentato il sacerdote, don Paolo Facchin, al Giornale di Vicenza – ma non questa però”. E ha aggiunto: “Adesso pazienteranno i parrocchiani, che pensano a un «segno divino», se arrivo in bicicletta qualche minuto in ritardo per la messa nelle varie chiese dell’unità pastorale”.
L’unica notizia positiva, oltre al fatto che nessuno si è fatto male, è che, per quel che conta, la croce grazie al “cuscinetto” costituito dall’auto del parroco non avrebbe subito danni evidenti. C’è chi dice che Dio cammina nella storia sulle gambe degli uomini: in questo caso i simboli della fede si salvano precipitando sulle auto dei preti.
E non è il primo caso di disavventure automobilistiche legate a dei sacerdoti...