Luisa Cesaron, la mamma di Riccardo Faggin, il 26 che si è schianto con l’auto alla vigilia della sua laurea inesistente, a Repubblica ha raccontato il mondo parallelo che ha scoperto dopo la morte del figlio: “Gli chiedevamo notizie. Gli dicevamo: muoviti. Gli ricordavamo che se non avesse avuto niente da fare sarebbe dovuto andare a lavorare. Sono cose che tutti i genitori dicono. Ci sembrava la normalità. E invece proviamo ora un grande senso di colpa, perché non siamo riusciti a capire nostro figlio!”. In realtà del corso di Scienze Infermieristiche aveva passato solamente una manciata di esami, anche se a casa aveva raccontato di essere alla fine del percorso. La sua famiglia aveva prenotato il ristorante, organizzato il viaggio, appeso i fiocchi rossi. Tutto era pronto per la festa di laurea: “Semplicemente lo vedevamo un po’ fermo. Lo riprendevamo perché si muovesse con questa benedetta laurea. Forse, però, l’abbiamo aggredito troppo. Vorrei lanciare un appello ai giovani: se avete qualche problema, confrontatevi con i genitori. Per qualsiasi cosa, per una piccola bugia, parlatene. Tirate fuori ciò che avete dentro, altrimenti si creano muri impossibili da scavalcare”.
Ha lanciato un appello anche ai genitori: “Se i figli vi raccontano qualche bugia, non dico di perdonarli subito ma di provare a comprenderli. E di cercare di captare segnali, anche dalle piccole cose. Adesso penso e ripenso a qualche particolare, a cui non davamo peso. Ci sembrava che Riccardo avesse soltanto qualche giornata strana, magari solo le scatole girate. Invece aveva indossato una maschera. E noi non ce ne siamo mai accorti. Spero possa servire ad altri a non fare questi errori. Salvatevi da tutto questo dolore”. E ancora: “Ci eravamo accorti che non si dava da fare ma adesso, di fronte a questo baratro, mi chiedo: quanto ha sofferto mio figlio? Lui non voleva deludere noi. Se solo ce lo avesse detto, avremmo provato ad aiutarlo. Non l’avremmo punito. Forse avremmo litigato, ma poi saremmo andati avanti dandogli una pacca sulla spalla”.