La bolla dell’elettrico sta già per scoppiare? In Cina sembra già scoppiata, almeno stando alle immagini di migliaia di macchine abbandonate nelle periferie delle città. Lo ha rivelato Bloomberg, con tanto di testimonianze fotografiche tratte dai satellliti. Sono stati definiti “cimiteri del green”. A Hangzhou sono talmente tanti che si perdono a vista d’occhio. Facendo uno zoom, in più, viene rilevato che si tratta di modelli piuttosto recenti. E all’interno vi sarebbero ancora oggetti lasciati dai proprietari, come se si fossero sbarazzati dei veicoli in tutta fretta. Ma perché è accaduto tutto questo? Lo ha spiegato Joung Huang, senior analist di Jsc Auitomotive: “Circa un decennio fa, incoraggiati e supportati dal governo di Pechino che voleva incoraggiare un business di cui controlla materie prime e produzione e ripulirsi l’immagine mondiale di Paese inquinatore, centinaia di produttori di auto cinesi si sono lanciati nella produzione di veicoli elettrici. Oltre agli aiuti di Stato il governo ha anche spinto il mercato, soprattutto le aziende, verso l’acquisto di auto green a scapito dei modelli a motore endotermico. Ciò ha creato una enorme bolla di offerta di prodotti che però in breve tempo si sono rivelati obsoleti. Da qui il fallimento di una intera filiera fatta da Case automobilistiche che si sono gettate a capofitto sull’auto a spina, che di imprese di noleggio che si sono trovare in magazzino vetture con una autonomia inferiore ai cento chilometri”.
Nel 2019 i costruttori di auto elettriche erano 500 e nel 2023 sono rimasti soltanto un centinaio. Una riduzione dovuta anche alla contrazione della domanda interna, che però ha spinto all’esportazione di moltissimi modelli cinesi in Europa. “Non rispettare le logiche di mercato e le esigenze dei consumatori, unito ad una eccessiva accelerazione verso una tecnologia come l’elettrico, che deve fare ancora significativi passi avanti per consolidarsi, ha creato un problema che in Cina sta assumendo connotazioni drammatiche. Siamo inoltre di fronte ad una situazione che paradossalmente sta accelerando l’inquinamento nel Paese del Dragone. Questa massa di auto elettriche abbandonate e non smaltite, con il carico di batterie altamente tossiche, è come una bomba ad orologeria pronta ad esplodere. Pochi mesi fa il governo cinese ha imposto alle amministrazioni locali di bonificare queste immense aree di auto abbandonate” ha sottolineato il senior analist Jsc.