Dopo l’alluvione che ha piegato l’Emilia-Romagna, il comune di Ravenna ha diffuso un comunicato per prevenire incendi di auto, chiedendo di mettere in quarantena i mezzi elettrici e ibridi. C’è chi si è chiesto perché e chi, invece, ha derubricato fin da subito la notizia come una fake news. Ma la notizia è vera. Basta cercare nel sito del comune e potrete leggere: “A scopo precauzionale i concessionari e i soggetti privati che a qualsiasi titolo possiedono veicoli elettrici e ibridi che hanno subito immersione in seguito agli eventi meteorologici dei giorni scorsi, o che si trovano in ambienti particolarmente umidi, devono adottare alcune misure preventive a tutela della pubblica incolumità”. L’acqua e l’elettricità non vanno molto d’accordo, non è una novità. A stupire è la richiesta particolare di stoppare per 15 giorni l’uso di auto elettriche o ibride entrate a contatto con l’acqua. È stata una mossa un po’ estrema, un eccesso di precauzione?
I fatti sembrano dire il contrario. Un’auto elettrica è andata a fuoco. Ed è successo proprio a Ravenna. La vittima una Nissan elettrica alla Destauto, la concessionaria Renault Nissan della città. I vigili del fuoco sono intervenuti subito per gestire l’incendio e l’auto andata in autocombustione è stata spenta dopo qualche minuto, anche per via della sua natura elettrica. Il mezzo era stato già segnalato e la posizione esatta del veicolo ha permesso ai vigili del fuoco di individuarla, nella speranza di domare le fiamme della parte bassa. L’auto, infatti, era rimasta allagata per giorni e doveva essere bonificata e tenuta lontana dalle altre per 16 giorni. Il lavoro sarebbe iniziato proprio il 26 maggio, ma così non è stato per via dell’autocombustione improvvisa in mattinata.