Potremmo chiamarlo "inganno del parente morto".
Gli agente del Comando della Polizia municipole di Reggio Calabria sono infatti risaliti ad un uomo che in poco meno di due anni aveva accumulato oltre 160 verbali per varie infrazioni al codice della strada. Piccolo dettaglio: il veicolo con il quale circolava era intestato ad una congiunta defunta, motivo per cui finora aveva eluso i controlli.
Alla fine però è stato intercettato e convocato nella Caserma del Corpo, dove, dopo le procedure di rito, gli è stata ritirata la carta di circolazione del veicolo in uso. Ovviamente ora dovrà anche pagare tutto il dovuto.
Parliamo di un totale di 13.000 euro che la Polizia locale intende riscuotere con ogni mezzo visto che il trasgressore seriale gode di una posizione economica agiata. Non si tratterebbe di un caso isolato: al vaglio degli uomini del comandante Zucco sono ora altri trasgressori che risultano aver numerose pendenze con il Comando della Polizia locale.
Ovviamente in questo caso trattandosi di una persona deceduta la legge parla chiaro ma è bene sapere anche quali sono i problemi legati alla guida di un’auto intestata ad un’altra persona.
Il Codice della Strada non lo vieta ma il soggetto responsabile per multe o sinistri stradali è anche il proprietario del veicolo stesso: le eventuali infrazioni in ogni caso ricadono sempre sull’effettivo proprietario dell’auto, che in quanto intestatario ne è responsabile al 100%.Se si utilizza per un periodo di 30 giorni un’auto intestata ad altra persona, le proprie generalità dovranno essere annotate sulla Carta di Circolazione altrimenti si rischia una bella multa.