Due siti produttivi a meno di cinque chilometri di distanza non sono più sostenibili, per questo è necessaria una riduzione dei costi e una ottimizzazione delle risorse. Queste le motivazioni alla base della decisione dell’annuncio che dovrebbe arrivare in queste ore al Mise, nell’incontro tra il ministro Giancarlo Giorgetti (con il vice Gilberto Pichetto) e i vertici del gruppo italo-francese che sarà rappresentato dal deputy chief operating officer della Regione Europa Davide Mele e da Pietro De Biasi, responsabile delle relazioni industriali. Lo stabilimento produttivo di corso Allamano si trasferirà in gran parte a Mirafiori. Una scelta obbligata nell’ottica del contenimento dei costi e dell’ottimizzazione delle risorse: non ci sono i volumi per mantenere due siti produttivi a cinque chilometri l’uno dall’altro. Sarà un passaggio graduale, hanno assicurato dal gruppo, che non dovrebbe provocare esuberi.
Nei mesi passati non sono mancati i segnali in questa direzione, a partire dalla scelta di produrre a Torino la Gran Cabrio e la Gran Turismo della Maserati, mentre all’Agap i volumi continuano a scendere e resta un livello di produzione pressoché residuale di Ghibli, Quattroporte e Levante. Un centinaio gli operai che hanno usufruito del prepensionamento a luglio, mentre cinquanta sono già da tempo in prestito a Mirafiori per dare manforte ai colleghi gravati di una mole di lavoro decisamente superiore grazie alla 500 Elettrica. Per avere un’idea di come lentamente si stia contraendo la produzione a Grugliasco, dove attualmente lavorano poco più di mille gli addetti, basti pensare che nei primi nove mesi del 2021, secondo il rapporto stilato dalla Fim Cisl, sono state prodotte 16.102 vetture a fronte delle 10.776 realizzate nel 2020, l’anno del blocco delle linee causa Covid. Rispetto al 2017, quando l’Agap raggiunse il picco con 54mila auto, la contrazione è stata del 60 per cento. Di qui la decisione di accorpare sotto lo stesso tetto – quello di Mirafiori – tutta la produzione del polo torinese, già a partire dal 2022, in coincidenza con l’avvio delle Maserati Gt e Gc, già assegnate a Torino. Per il momento nel sito di corso Allamano dovrebbero rimanere solo il reparto lastratura e (forse) la logistica. Ma a quanto è dato sapere, entro il 2024, il trasferimento dovrebbe essere completato.