Perché in Italia no? La Turchia non è certamente un Paese dal quale prendere lezioni, dipende poi ovviamente dal contesto, ma in questo caso potrebbe essere un esempio da seguire. A Istanbul, infatti, hanno trovato una soluzione per le decine di auto e supercar confiscate alla criminalità. Una seconda vita per queste vetture, ora divenute parte integrante della flotta della polizia stradale turca. Con un video postato sui social, il ministro degli Interni turco Ali Yerlikaya, ha mostrato così tutte le nuove automobili riconvertite a mezzi di servizio, le quali verranno poi impiegate su strade ed autostrade della Turchia. Yerlikaya ispeziona con cure tutti i veicoli, e dal breve video è possibile scrutare alcune supercar veramente esclusive. Per esempio si nota una Ferrari 458, o ancora una Porsche Taycan e una Bentley Continental Gt, ma non è tutto... Infatti, è presente anche un'Audi Rs3, una Mercedes Classe A e vari Suv Range Rover e Volvo, oltre ad una “semplice” Volkswagen Golf sulla quale è salito il ministro. Tutte queste auto donate alla polizia stradale turca, inoltre, sono state ricoperte con una pellicola adesiva bianca e i loghi della polizia.
In Turchia sì e in Italia no. Ahinoi, qui nel Bel Paese il tasso di beni sequestrati alla mafia e ad altre attività delinquenziali è alto, se non altissimo. Per quanto riguarda la questione delle auto di lusso, noi di MOW solamente un mese fa avevamo riportato la notizia del sequestro di una quindicina di automobili tra Lamborghini e Ferrari, e sedici moto appartenuti ad una coppia di imprenditori lombardi accusati di truffa ai danni dello Stato. Cosa ne è stato di tutte quelle supercar? Al momento non è dato saperlo, ma non potremmo seguire l’esempio della Turchia?