Nel corso dello sviluppo della nuova Ghost, il team di ricerca della Rolls-Royce ha appreso come i clienti che normalmente avrebbero acquistato un simile modello non avevano nessun desiderio di “garantirsi un vistoso emblema di ricchezza”.
Al contrario, una spiccata maggioranza evidenziava la propensione verso oggetti di lusso che celebrano la riduzione e la moderazione, “che non gridano, piuttosto sussurrano", per dirla con le parole del CEO di Rolls-Royce, Torsten Müller-Ötvös, che ha cercato di chiarire il leitmotiv della nuova vettura in una nota indirizzata a clienti e media.
I designer di Rolls-Royce hanno definito questo nuovo modo di interpretare auto ed esperienza di guida “post opulenza”. Il che potrebbe quasi apparire come un problema per la lussuosa casa automobilistica, le cui auto sono universalmente considerate, da sempre, esplicite manifestazioni di ricchezza, dirette e vistose.
Eppure – malgrado ne si sottolineino i tratti modesti, ridotti ed economici – va chiarito fin da subito che la nuova Ghost è lunga più di 5 metri e partirà da un prezzo base di circa 300mila dollari negli USA. Per precisare che, casomai lo si fosse dimenticato, siamo pur sempre di fronte a una Rolls-Royce.
Detto questo, la stessa CNN nota come l’auto si adatti molto meglio su strada rispetto all'alta e vistosa Phantom, guadagnando molti più in tratti funzionali e perdendo qualcosa in ingombrante sfarzo.
Designer e ingegneri hanno lavorato su un aspetto esterno più pulito e interni di una maggiore semplicità: meno ricami, cuciture o loghi. Fuori e dentro, l’auto mostra una sorta di genuinità solitamente associata al design scandinavo e ad aziende come la svedese Volvo.
Ma, soprattutto, l’idea portata avanti dal team è stata quella di costruire uno spazio rilassante e quieto. Un’idea forse portata avanti in maniera fin troppo eccessiva dagli ingegneri della Rolls-Royce, che si sono subito resi conto di aver reso l'auto troppo silenziosa all'interno. Nel pezzo dedicato al primo impatto con la vettura, la CNN parla di un silenzio disorientante, perché la mancanza di suono non corrispondeva al movimento dell'auto:
“Era silenziosa in maniera così strana e inquietante che gli ingegneri hanno dovuto mettersi a lavoro per renderla più rumorosa”, scrive la testata statunitense.
Quello che serviva era un rilassante suono di sottofondo. Così il gruppo è dovuto tornare al lavoro per “armonizzare” i vari suoni dell'abitacolo in modo che si combinassero in un “sussurro dolce e continuo”.
In ultimo, la Ghost sembra provare a smentire anche la convinzione delle Rolls-Royce come macchine da cui ‘farsi guidare’, più che da guidare. Con un V12 biturbo da 6,75 litri, 563 Cavalli e un bilanciamento dei pesi definito “perfetto”, in molti hanno evidenziato un’esperienza di guida che si discosta da quelle abitualmente offerte dal marchio, e lascia molto più spazio all’iniziativa del pilota.