Jeremy Clarkson e l’automobilismo green a quanto pare sono due mondi che proprio non si piacciono. Gli attacchi, velati con la sua solita ironia (o english humor), agli ambientalisti da parte del volto storico di Top Gear, oramai sono tanti, forse troppi, e adesso sono anche di più. Il giornalista e conduttore tv britannico, infatti, nel suo editoriale per The Sunday Times, giornale su cui Clarkson ha una rubrica settimanale, ha raccontato del suo ultimo acquisto a quattro ruote, una Range Rover P530 Autobiography usata, e comprata quasi per ripicca. Infatti, l’intenzione di Jeremy era quella di prendere un nuovo Defender con un piccolo motore Diesel, ma poi “Chris Packham (conduttore televisivo e naturalista, ndr) ha detto qualcosa di fastidioso in televisione”, e quindi “ho deciso di infastidirlo cancellando il Defender e optando invece per una nuova Range Rover alimentata a benzina, V8 da 523 cavalli”. Comunque sia, la parte più importante dell'articolo di Clarkson riguarda la consegna della nuova vettura, e anche il piccolo passaggio sui prezzi delle auto di oggi, tant’è che “nemmeno io potevo permettermi una Range Rover. I prezzi sono diventati così folli che ora puoi spendere più di 200.000 sterline per un modello top di gamma. Tuttavia - continua Clarkson - posso permettermi una Range Rover un po’ usata. Ed è quello che ho comprato”. L’acquisto non è stato dei più facili, visto che “nel 2022 più di 5.000 persone nel Regno Unito si sono svegliate e hanno scoperto che la loro Range Rover era stata rubata e spedita a Saranda (in Albania, ndr)” mandando in tilt le compagnie di assicurazione. “La soluzione migliore - continua Jeremy - sarebbe stata quella di scegliere qualcosa di meno popolare in Albania. Una Kia forse. Ma volevo punire Packham, quindi doveva essere una Range Rover con un V8 che produce più anidride carbonica dell’India”. E così arriva il momento della consegna, ma soprattutto di quella "maledetta" app...
Il racconto di Jeremy Clarkson, dunque, assume degli aspetti ai limiti dell’assurdo quando il giornalista racconta dell’app è stato costretto a installare sul telefono: “Ho inserito il mio indirizzo email e ho scelto una password. Sapete dove sto andando a parare. La password è stata giudicata poco sicura. Cosìho scelto una città polacca, ho aggiunto alcuni segni di punteggiatura casuali, ho ammesso di non essere un robot e ho ricevuto un messaggio che diceva che mi avrebbero inviato via email i dettagli di accesso”. L’unico problema è che “l’e-mail non è arrivata, dunque sono tornato all’inizio ma non ricordavo il nome della città polacca, o dove avevo messo i segni di punteggiatura. Quindi uno dei venditori ha dovuto prendere il suo tablet, ma questo voleva dire che si sarebbe dovuto collegare con il mio wi-fi. E no, ho cose più importanti da ricordare della password”. Comunque sia, alla fine Clarkson è riuscito ad installare l’app sul telefono, anche se questa poi non ha funzionato. Con la nuova applicazione, comunque, è possibile accendere il riscaldamento del veicolo, “cosa che la mia Range Rover di 17 anni può fare senza una maledetta app”, e si possono aprire gli sportelli a distanza, “ma perché vorresti farlo?”. “Quindi - continua Clarkson - adesso ho un’altra app sul telefono che ha richiesto un’eternità per essere installata, e che non userò mai”, anche perché “ho già dimenticato la password”. Infine, il nuovo Suv Range Rover con il grande (e inquinante) motore V8, che Jeremy ha già ribattezzato “il Packham”, è stato finalmente messo in moto, e verrà utilizzato da Clarkson per la guida fuoristrada, dettaglio che ha richiesto un’altra (interminabile) spiegazione. Menomale che per queste cose c’è Lisa, compagna di Jeremy, anche se “è tornata come una furia cinque minuti dopo chiedendomi di consegnarle le chiavi della vecchia Range Rover. ‘Che problema ha quello nuovo?’ Ho chiesto. ‘Non riesco a far retromarcia quella dannata auto’”. Finisce così il racconto di un’altra (l’ennesima) battaglia di Jeremy Clarkson contro il green…