Una voce si erge contro l’automobilismo moderno. A urlare è sempre lui: Jeremy Clarkson. Dalle pagine del quotidiano britannico The Sun, dove il giornalista/conduttore Tv tiene una seguitissima rubrica settimanale, l’ultimo attacco a un settore che ormai, stando a quanto scritto dallo stesso Clarkson, sembrerebbe essere diventato “noiosissimo”. L’editoriale di Jeremy va subito al sodo, già dal titolo secondo cui “le nostre auto-freezer a pozzetto non potrebbero essere più noiose di così… e sarebbe ancora peggio se presentassi ancora uno show automobilistico”. Queste ultime parole dovrebbero mettere in allarme i fan di Clarkson, soprattutto dopo le varie voci su un suo presunto ritorno al timone di Top Gear, programma televisivo da lui portato al successo. Ma le parole che seguono sono lapidarie: “Come sicuramente saprete - scrive Jeremy -, Top Gear è arrivato al capolinea. E ora ho fatto il mio ultimo The Grand Tour (show di Amazon Prime Video, ndr)”. Un allontanamento definitivo dal piccolo schermo? Comunque sia, Jeremy torna così a parlare delle automobili, puntando ora il dito verso il suo storico compagno di avventure James May. “È andato in radio questa settimana e ha detto che le auto non sono mai state così interessanti. Ha sottolineato che adesso abbiamo delle auto elettriche, ibride e termiche. E presto ci verrà detto che le auto non avranno più bisogno di chi le guida. In un certo senso - continua Clarkson - capisco cosa vuol dire James. Ma ovviamente non condivido. Perché penso che le auto non siano mai state così noiose”. A questo punto arriva il classico esempio personale che non manca mai negli editoriali firmati da Jeremy Clarkson: “Al momento sto testando una specie di BMW ibrida, e questa, invece dell’eccitante rombo del motore, produce della ‘musica’ composta da Hans Zimmer. All’inizio è divertente, ma poi inizia a essere fastidioso. Insomma, mi piace Common People dei Pulp. Ma se la riproduci in continuazione, per ore, comincerebbe a stufarmi”.
In breve, le auto moderne sembrano proprio non piacere a Clarkson, e non è tutto… Infatti l’editoriale continua, e i toni di certo non si addolciscono. Adesso il dito è puntato contro le nuove funzionalità diventate ormai obbligatorie, “l’allarme che suona quando superi il limite di velocità” e i “freni che si attivano quando un sensore in preda al panico pensa che tu stia per schiantarti”, o ancora “la mano invisibile che prende il controllo dello sterzo quando si cambia corsia in autostrada” senza le frecce. Addirittura “alcune auto hanno degli allarmi che suonano quando non ci si siede correttamente. È come se si guidasse con la propria madre nei sedili posteriori”, sottolinea Clarkson con il suo solito umorismo pungente. Poi arriva il commento sugli attuali programmi Tv automobilistici: “Il punto del discorso è che i programmi sulle auto si rivolgono soprattutto agli manti del genere. Ma è difficile - secondo la visione di Clarkson - apprezzare un’auto moderna. È difficile anche recensirne una, perché sarebbe come recensire un freezer a pozzetto”. Ma i problemi moderni non sono finiti qui. Già, “perché se trovi una strada libera ci sarà una buca” oppure “un limite di velocità di 20 miglia orari (circa 32 km/h, ndr)”, o ancora, continua Clarkson, “bisognerà pagare una multa se a un idiota del consiglio locale non piace il carburante che stai usando”. E infine, “guidare oggi è diventato così noioso che molti coglierebbero al volo l’opportunità di possedere un’auto che si guida da sola. Beh, buona fortuna con ciò. Ancora non hanno inventato un robot in grado di portarmi le pantofole, quindi siamo molto lontani da una vettura capace di percorrere in autonomia la complicata rotonda di Swindon. Se fossi in un programma televisivo riderei al pensiero di prenderne una in prestito e provarla. Ma fortunatamente - termina Clarkson - non lo sono”.