Non è stata una gara facile quella di Valentino Rossi e dell’intero equipaggio #46 in Qatar. Un inizio in salita e ben al di sotto delle aspettative dopo aver concluso in crescendo lo scorso campionato del WEC, con l’obiettivo di essere tra i grandi protagonisti nel corso di questa stagione. Al traguardo l’equipaggio del Dottore è solo undicesimo, nonostante una prima fase di gara in cui, complici alcuni episodi a favore, la Bmw #46 del team Wrt si era persino portata in lotta per il podio.
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Un fine settimana che mai li ha visti tra i favoriti, a partire dal giovedì in cui, alla prima Hyperpole in carriera, Rossi non è andato oltre l’ottava posizione a quasi otto decimi dalla McLaren in pole position. Le prime due ore di gara, però, avevano lasciato ben sperare: la #46 si era portata in lotta per il podio, approfittando del caos creatosi in pista a seguito di un contatto tra una Lexus e una Ferrari. Terminati i primi stint e iniziate le soste ai box, è sempre il caos il protagonista assoluto, questa volta però non favorendo l’equipaggio: a seguito di svariate neutralizzazioni, la Bmw #46 scende al sesto posto, con Valentino in pista poco prima dello scoccare della quarta ora di gara. Due stint meno brillanti del solito, in cui peraltro Rossi è incappato in una serie di drive-through a causa di troppi track-limits oltrepassati, così da compromettere definitivamente la gara. Poco incisivi anche i compagni di squadra: dopo essersi reso protagonista di un buon primo stint, Ahmad Al Arthy non è riuscito a ripetersi, così come non eccezionale è stato l’esordio di Kelvin van der Linde al volante della M4 LMGT3 EVO, nonostante la grande esperienza e i tanti successi del sudafricano. Una prestazione ben diversa rispetto a quanto fatto vedere nel corso del prologo della stagione, sempre in Qatar, in cui Rossi si era reso protagonista di ottime sessioni di test, soprattuto in chiave passo gara, candidandosi ad un risultato ben diverso rispetto a quello ottenuto poi in gara.
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Un primo appuntamento negativo, soprattutto visto com’era iniziata la stagione del Dottore. Alla 12 ore di Bathurst, appuntamento inaugurale dell’Intercontinental GT World Championship (IGTWC), era subito arrivato un podio, chiudendo la gara in seconda posizione alle spalle della Bmw gemella del team Wrt. Un risultato che, insieme al secondo posto conquistato a Imola e al terzo del Fuji, entrambi arrivati nel corso della passata stagione del WEC, aveva fatto ben sperare, in vista di un’annata in cui l’obiettivo è quello di vincere e riscattare le tante sfortune del 2024, che spesso lo hanno estromesso dalla lotta per le posizioni di vertice. Un duro colpo, da lasciarsi alle spalle in vista del prossimo appuntamento di Imola, la gara di casa in cui ad attenderlo ci sarà la sua Marea Gialla. Una grande occasione per tornare a gioire, così da rilanciare la sfida in ottica campionato, per raggiungere l’ennesimo traguardo di una carriera ormai infinita.
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