Dal 21 giugno, l’inizio dell’estate, la Coldiretti ha contato 428 grandinate, record nell’ultimo decennio. Tempeste di ghiaccio che si abbattono sul Nord Italia distruggendo auto (disastroso quanto accaduto nei giorni scorsi sull’A1, con centinaia di mezzi crivellati di proiettili ghiacciati e costretti a fermarsi) e raccolti. Eventi atmosferici preoccupanti che stanno mettendo in allerta automobilisti e famiglie.
“Molti – riferisce La Stampa – stanno contattando il proprio assicuratore di fiducia o il call center della compagnia di famiglia per capire se la copertura già sottoscritta è adeguata a questo tipo di calamità. La conferma arriva dalle grandi compagnie di assicurazione che raccontano di un boom di domande in questi ultimi giorni. Altre sono già alle prese con la conta dei danni, ma è ancora troppo presto per stilare una cifra finale”.
C’è il rischio di un aumento dei costi? “Il rischio di un aumento dei costi delle polizze relative ai danni causati dal maltempo esiste ed è reale – dice al quotidiano torinese Furio Truzzi, presidente dei Assoutenti – ma riteniamo non sia imminente. Questo perché i fenomeni climatici avversi che si stanno registrando nel nostro Paese, pur essendo più frequenti, avvengono a macchia di leopardo e non interessano in modo costante l'intero territorio”.
Bisogna però fare attenzione alla propria polizza: “Non sempre la polizza scelta paga anche i danni della grandine o il motore danneggiato dall’acqua alta. Nei contratti delle compagnie ci sono molte «trappole» da evitare. Per esempio, bisogna sapere che la «copertura cristalli», formula che lascia pensare che il costo di un’eventuale riparazione dei vetri dell’auto sia totalmente coperto, tante volte esclude proprio i guai provocati dalla grandine. [...] Inoltre [...] i danni alla carrozzeria (che spesso sono quelli più costosi) restano fuori dal conto. C’è poi un altro aspetto che rischia di diventare molto costoso: se la grandine distrugge il parabrezza, l'auto va spostata con il carro attrezzi. «Meglio quindi avere anche la copertura “assistenza stradale” che con pochi euro ripara dalla spesa da affrontare per questo servizio» spiegano da Facile.it”.
Secondo l’analisi della Stampa, la polizza che parrebbe quella più adatta è la “eventi naturali”: “Tutela il proprietario dell’automobile dai danni provocati al mezzo da eventi atmosferici quali, ad esempio, inondazioni, esondazioni, alluvioni, trombe d’aria, uragani, frane, smottamenti e, naturalmente, grandine. Sono compresi i danni causati al veicolo da cose trasportate dal vento e dalla caduta di alberi, ma solo se questi sono conseguenti agli eventi atmosferici coperti (e dimostrati, per esempio con articoli di giornale). Per quanto riguarda i danni legati all’acqua, invece, vengono esclusi quelli arrecati al motore a seguito di circolazione in zone allagate. Va tuttavia tenuto conto dei massimali e dello scoperto”.
Ciononostante, si tratta di una soluzione ancora poco utilizzata in Italia: “Secondo un’indagine recente di Facile.it tra coloro che hanno aggiunto all’Rc base una garanzia accessoria, solo il 3,5% ha optato per una polizza che copre dagli eventi naturali. Anche la scelta di coprire la casa dagli eventi naturali è poco frequentata dagli italiani. Secondo i dati Ania, su 11,2 milioni di polizze casa attive a marzo 2021, una quota dell'87% non prevedeva alcuna estensione alle catastrofi naturali”.
«Le polizze contro le calamità naturali normalmente rientrano all’interno di pacchetti assicurativi multirischio legati alla casa; per essere attive, però, spesso necessitano di estensioni specifiche, altrimenti la compagnia potrebbe non rimborsare eventuali danni – spiegano gli esperti di Facile.it –. Anche se viene sottoscritta l’estensione, però, attenzione alle clausole: alcune assicurazioni, ad esempio, coprono i danni legati al terremoto ma non quelli causati da alluvioni, inondazioni e smottamenti».
I costi extra? Tra auto e casa (occhio alle clausole: alcune assicurazioni coprono i danni legati al terremoto ma non quelli causati da alluvioni, inondazioni e smottamenti) “la spesa si aggira intorno ai 100-200 euro l’anno circa, di cui 40 (a salire) per l’abitazione e 100 circa per gli eventi naturali legati alla macchina (a seconda del modello, zona geografica, valore, e altre caratteristiche ancora, per esempio l’esistenza di un garage)”.