Non più solo Ypsilon. Per Lancia sembrano potersi aprire nuovi futuri scenari all’interno del gruppo Stellantis. Sarà la volta buona? A parlarne, in un’intervista alla testata specializzata Automotive News Europe, è l’amministratore delegato Luca Napolitano, che ha illustrato il piano di Lancia per gli anni a venire, che prevede l’arrivo di tre nuovi modelli e il ritorno a partire dal 2024 sui grandi mercati continentali (prima Francia, Germania, Spagna, Austria e Belgio, dopodiché, almeno nelle intenzioni, anche Regno Unito).
Ma per gli appassionati di motori la notizia, o meglio la speranza, riguarda soprattutto il fatto che, tra le tre novità annunciate, c’è anche la nuova Delta: un nome che da solo è capace di accendere l’entusiasmo e le preoccupazioni (per il modello precedente poco in linea con il passato del Deltone), anche se il suo debutto è previsto solo nel 2028. Come sarà? L’ad Napolitano ha detto che avrà una struttura da hatchback, definizione un po’ generica che dovrebbe corrispondere a quella di una berlina (con ogni probabilità elettrica) a due volumi. Compatta, come la gloriosa Delta che fu. E, si spera, anche sportiva.
“La prima ad arrivare – riferisce il Fatto – sarà la nuova generazione (la quinta, mentre la prima risale al 1985) della Ypsilon, che sfruttando la base costruttiva della piattaforma Cmp dell’ex Psa (la stessa di Peugeot 208, per intenderci) verrà offerta anche con una variante ibrida mild ed elettrica. Del resto, le sinergie industriali con innescate con la fusione tra Fca e Psa lo consentono. Poi, nel 2026, sarà la volta di un crossover di dimensioni medie con powertrain a batteria il cui nome ad oggi è Aurelia, e chissà che non venga mantenuto anche nella versione definitiva. Comunque sia, rappresenterà il top di gamma almeno per due anni. Fino all’arrivo, come anticipato, dell’erede della Delta nel 2028”.