Lazza si cimenta nel doppiaggio. Tutti gasati, insomma. Sarà sua la voce del generale Changus in un film Minecraft. C’è qualcuno però che non è molto contento di questa scelta. Il suo nome? Lilli Manzini, la doppiatrice che in un video condiviso sul suo profilo Instagram parla chiaro: “Senti Lazza, una domanda ma con chi hai studiato doppiaggio? Con chi hai studiato recitazione?”. “Ci sono colleghi che dicono che i talent vanno benissimo per il doppiaggio perché rende naturale la recitazione, cosa che noi non sappiamo fare perché siamo troppo tecnici”, manda frecciate Manzini sul suo video. L'esperta non ci sta perché, a suo dire, non parla così la gente che vuole difendere il proprio mestiere che “deve essere fatto fare solo al doppiatore professionista, attore doppiatore”. Manzini procede con altre riflessioni. “Quindi combattiamo l’intelligenza artificiale”, dichiara nel suo video- rivelazione. Battaglia, quella contro l’Ia, che la nostra apprezza, in quanto problema serio, importante. Perché? Farebbe perdere per davvero i posti di lavoro a varie figure coinvolte nel mondo del doppiaggio.


“Pensate per caso che il talent sia poco grave? No, il talent è la rovina, però io non ce l'ho con Lazza”, avverte subito Manzini. “Lazza, amore, io non ce l'ho con te, tu sei un grande professionista rapper. Però, tesoro, ma fai il rapper, non fare il doppiatore”, continua Lilli. “Ti hanno pagato tanto o forse vuoi un po' di curriculum in più? Come ha fatto la tua amica Elodie, come ha fatto Mengoni...”. La lunga, scottante e controversa dichiarazione della doppiatrice termina con un appello, chiaro e preciso: “Amici miei, date retta a Zia Lilli. Il doppiatore è un mestiere, è un lavoro. che per farlo bisogna studiare tantissimo”. Facendo leva sull’investimento in termini di sacrificio, di lavoro, di tante persone, studenti, che un tempo, e forse ancora oggi, sognano di essere chiamati doppiatori.
