Moreno Pisto ha intervistato Alessandro Borghese, l’istrionico chef protagonista di 4 Ristoranti da sempre appassionato di motori e cucina. Borghese torna con la nuova stagione di Alessandro Borghese Kitchen Duel, un cooking show di dieci episodi che andrà in onda su Sky e NOW TV a partire da lunedì 30 novembre fino a venerdì 11 dicembre, in prima assoluta alle 19 e poi in replica alle 13.
Un’ambientazione che mescola il Far West con il mondo della boxe, dal ring ai guantoni, in cui parenti e amici si sfideranno ai fornelli. “Sarà un divertimento - racconta lo chef - poi ci sarà musica, giochi di vario tipo e lanceremo Chef Boy, il mio alter ego in cartone animato (lo potete scaricare da qui con iOS e Android) che ha anche la moto, una Street Glide dell’Harley-Davidson che ho avuto personalmente”.
Perché Alessandro Borghese è un grande amante dei motori, una passione di famiglia che gli è stata trasmessa dal padre: ”Mio nonno aveva una concessionaria di parti di ricambio ed era un pilota da corsa di macchine, ma aveva addirittura una scuderia con cui faceva correre i piloti di moto. - spiega durante l’intervista - poi mio padre ereditò la passione e cominciò a correre su due ruote, roba anche di endurance, tipo la Milano-Taranto. Vi racconto questo aneddoto: quando la Michelin propose le gomme slick non le voleva nessuno: 'sono lisce, non tengono!' Successe che mio padre, durante una gara ,arrivò a tutta velocità in una piazza che era stata appena lavata: finì paro paro dentro la vetrina di un negozio! Poi c’è quella volta in cui prestò la moto al papà di Valentino, perché correvano insieme e quando a Graziano si ruppe la moto mio padre gli diede una delle sue.”
Anche la storia motoristica di Alessandro, che quando può guida in pista una Porsche 911 GT3, è piuttosto pirotecnica: “Io ho cominciato con il Ciao, cerchi del Sì e sella del Grillo, che era più comoda e ci potevi portare le ragazze dietro! Avevo un carburatore dell’Orto da 19 esterno…ma le avevo fatte tutte proprio, scarico Leovince, le teste dei pistoni allargate. E poi si piegava il manubrio… per impennare! - ci racconta visibilmente emozionato, come solo bambini e motociclisti sanno essere quando parlano di un mezzo a motore - “L’ultima volta che ho impennato cattivo ero su di un’Husqvarna 610 Supermotard! Gran mezzo, ma l’ho venduta perché col monocilindrico tornavo a casa in autostrada dal lavoro e arrivavo più rincoglionito di prima!” poi altre moto, più stradali “Ricordo che mi comprai la prima Honda Hornet 900 che uscì, aveva due scarichi sotto al codone… le avevano montato il motore della RR Fireblade della Honda, ma montava forcelle a stelo: sul dritto camminava, ma come si dice da noi a Roma era un cancello! Si imbarcava davanti, tanto che la riportai al concessionario - racconta divertito - Dopo quella presi il VTR 1000 bicilindrico sempre della Honda, e poi lo vendetti per una R1 a carburatori… di terza si alzava a 180Km/h!”
Borghese ha seguito il MotoFestival, quello che per tutti è ormai il Netflix delle moto, e ha confessato che “Quella che mi piace di più è la Superfast 800 di MV, ma su quelle moto così striminzite non ci entro, una volta le sportive le facevano più grandi.”
Tra varie discussioni motoristiche c’è anche tempo per parlare della ristorazione, del momento difficile che sta vivendo la categoria ad un’altra grande passione di Borghese, già raccontata in un’intervista per moto.it, Fast & Food: “Malena vi ha detto che vedendo come mangia l’uomo a tavola riesce a capire come è a letto? Probabile, cibo e il sesso sono molto correlati, anche dal punto di vista femminile!” Lo chef confessa che un appuntamento al ristorante può essere piuttosto indicativo: “Da come mangia una donna puoi capire se è godereccia: vedi se si mangia il pollo con le mani, la testa e le guance del pesce… allora è una che si gode la vita! Poi… non è sempre così, ma è un buon inizio! Diffida se è astemia, e poi se passi una serata piacevole a cena potrebbe anche continuare meglio!”
Sulla situazione dei ristoranti legata alla pandemia, lo chef spiega che “è un periodo duro in cui bisogna avere un grande senso di responsabilità, ci siamo passati e io faccio il cuoco e il conduttore, non il politico. Non sta a me stabilire quali debbano essere le leggi, ma penso che sia importante seguirle. Va bene chiudere, seguire le normative, però se dovesse andare avanti credo che dovrebbe venire qualcuno a controllare, l’ASL per esempio. Fai tutti i controlli del caso, vedi se è tutto in regola col distanziamento e le mascherine in cucina, tutto. Poi a quel punto mi permetti di aprire alle tue condizioni. Anche il discorso del delivery secondo me è piuttosto controverso: se vieni al mio ristorante (che ora è chiuso) c’è la cucina a vista e vedi come, cosa e chi ha cucinato, mentre con le consegne non sai nulla”.
Tornando ai motori, questa volta alle automobili, Alessandro racconta di come suo padre gli insegnò a guidare su di una Lancia Y10 i.e. Turbo: “Mi portava fuori la domenica: io accendevo, mettevo la prima e appena steccavo l’attacco della frizione prendeva la macchina e la riportava in garage… se ne riparlava la domenica dopo - sorride - Le mie piste preferite? una è Monza, il tempio sacro italiano dell’automobilismo. E poi mi piacciono le piste piccole, Franciacorta e Cervesina, per dire. Poi ho corso a Vallelunga e in altri posti, ma se posso fare una scappata di un paio d’ore… resto attorno a Milano! Mi dispiace molto per la Ferrari in Formula 1 perché c’è Lecrerc che è davvero forte, è un peccato vederlo così. Io ero a Monza quando ha vinto lo scorso anno, vederlo in queste condizioni è un peccato”.
Poi si parla di cucina, di ricette e di cosa cucinerebbe ai piloti del motomondiale: “A Valentino? gnocco fritto, salame felino e culatello! A Marquez invece preparo… una bella paella valenciana! Quindi sia pesce che carne… all’inizio mi stava antipatico, poi col tempo ho cambiato idea. Mentre a Max Biaggi, che ha l’indole romana, una bella Amatriciana ci sta tutta! - poi gli chiediamo di Marco Simoncelli - Eh, Marco! Forse a lui la mia cacio e pepe sarebbe piaciuta. Mentre ad Agostini che è dell’epoca di papà, farei una bella pasta e patate con la provola! Ai tempi erano goderecci, si aprivano la tuta e con la collana di fuori e la sigaretta andavano a mangiare così! - Infine tocca ad Andrea Iannone -A lui piacerebbe una bella brace, seria e goduriosa! Con gli arrosticini, la salsiccia e tutto il resto”.
L’intervista continua tra consigli di cucina, dal pesce in crosta di sale al segreto della cacio e pepe, con la spensieratezza che da sempre contraddistingue il grande chef romano. Il tutto fra aneddoti d’amore, motori e fornelli. Perché Alessandro Borghese è così: un uomo appassionato, soprattutto della vita. Potete trovare l'intervista integrale su IGTV.