Luca Dondoni e la faccenda. Lo intercetto in Sala Stampa. “Mi perdoni ma Le devo chiedere della faccenda lanciata da Selvaggia Lucarelli”. Nelle sue story ha lanciato il rumor secondo il quale Dondoni sia l’ufficio stampa ghost di Fedez, e che lo lodi mentre stronca i suoi avversari, come Tony Effe. Risposta di Luca Dondoni: “Non ho niente da commentare. Non mi occupo di queste cose. E non c’è neanche nessuna faccenda”. Mentre mi avvicinavo l’ho sentito dire: “Questo Sanremo lo vince Cristicchi”.
Carlo Conti, Roberto D'agostino, gli Iluminati e il Vaticano. Il Festival dell'Apocalisse
Carlo Conti contro Dagospia e Roberto D’Agostino. Dopo la bomba di Dago sul Papa registrato e mandato in onda a Sanremo a sua insaputa, Conti parte subito la conferenza stampa raccontando di avere inviato una lettera al Santo Padre e di avere ricevuto il video il primo febbraio. E deresponsabilizza la Rai dalla messa in onda del video del Papa: “Non ne sapeva niente nessuno. Ho fatto loro una sorpresa. Non era neanche in scaletta”. (È andato lui a mettere la cassetta nel videoregistratore?). Ma qui non si demorde. Gli domandano ancora del Papa e dello scoop di Dagospia. Risposta di Carlo Conti: “Prima nelle partite di calcio i cameraman inquadravano le invasioni di campo. Poi hanno smesso”. Tutti a chiedersi: ma che caz*o ha detto? “Se volete vi spiego la risposta”. Eh sì, magari: “Nel calcio si è smesso di dare visibilità a chi vuole avere visibilità. Poi ognuno, giustamente, fa il suo lavoro”. Volevo chiedergli se la “invasore di campo” è un lavoro, ma vedo l’inviato di Dagospia che chiede la parola: “Di quando è il filmato del Papa? Dato che il Papa negli ultimi giorni non è apparso in forma?”. Risposta: “Del primo febbraio”. E poi lo giura. E cita ancora sua mamma: “Mi diceva sempre tentare non nuoce”. Si inizia a sospettare che padre Enzo Fortunato, dimessosi due giorni fa (ma ancora responsable delle iniziative per i giovani), abbia inviato il video, registrato in altra occasione, all’insaputa del Papa. Carlo Conti, dice che il Papa stesse parlando di lui (Conti) e del suo festival (di Sanremo). Noi di MOW continuiamo a sospettare (noi sospettiamo moltissimo) che sia in atto il Festival dell’Apocalisse e che si stia svolgendo, sotto gli occhi neri di Fedez, una lotta del Bene contro il Male. Conti ha detto anche che Dago “cerca l’illuminazione”! Vuole illuminarlo, nel senso di reclutarlo tra gli Illuminati? Tutto Bellissimo (cit. Moreno Pisto).
Si presenta a sorpresa Damiano David e Malgioglio gli lancia le mutande. E adesso tutti vogliono l'intimo della Malgy. David in sala stampa? Cristiano Malgioglio: “Quando ho capito che avevate potevate vincere l’Eurovision mi sono messo in mutande e vi ho portato fortuna”. Buona parte della Sala Stampa vuole un paio di mutande di Malgioglio. Ma Damiano un po' se ne fotte e canta cover di Lucio Dalla. Alle tre domande, tre che hanno consentito di porgli le risposte sono state. 1) Stasera farò una cover di Lucio Dalla, non dico quale. Sarò accompagnato da un altro bravo talento, non dico quale. 2) Certo, sento la responsabilità di essere da solo sul palco dell’Ariston. 3) Però sono contento di mostrare stasera questo nuovo lato del mio percorso artistico. Stiamo preparando il tour mondiale e presenterò il singolo.
Enrico Lucci, di Striscia La Notizia, che mi dicono sia bandito dalla Sala Stampa dell’Ariston, fa la domanda in collegamento da CasaSanremo. Chiede a Carlo Conti se inviterebbe Elon Musk. Conti: “No”. Lucci: “A causa del saluto nazista?”. “No, non c’entra. Non lo conosco e non vedo cosa potrebbe o dovrebbe fare al Festival”. Conclusione (mia, ma la logica può anche essere inesatta): Carlo Conti si definisce antifascista, ma il fatto che non lo voglia a Sanremo non è dovuto al saluto nazista; gli dà più “fastidio” che non sia preparato sulla musica italiana o che non sappia cantare.
