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Fegiz: “Conti a Sanremo? Bollito, meglio Bonolis e Damiano dei Måneskin. Ultimo e Geolier da dimenticare”. E su Vasco, Elodie, gli Ac/Dc e Morgan che critica Gino Paoli…

  • di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

25 maggio 2024

Fegiz: “Conti a Sanremo? Bollito, meglio Bonolis e Damiano dei Måneskin. Ultimo e Geolier da dimenticare”. E su Vasco, Elodie, gli Ac/Dc e Morgan che critica Gino Paoli…
Fegiz contro tutti: “Conti a Sanremo? È bollito. Meglio Bonolis e Damiano dei Måneskin. Comunque c'è un lato positivo: non vedremo Morgan”. Passando ai prossimi concerti negli stadi: “Ultimo e Geolier? Bisogna vedere quanto durano. Quanto a Elodie, dubito che riempirà. Vasco, invece, è inarrivabile, e non ha bisogno di gonfiare i numeri”. Poi, sugli Ac/Dc a Campovolo...

di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

Mario Luzzatto Fegiz, storico critico musicale del Corriere della Sera, ha rilasciato a MOW un'intervista esplosiva. Il preteso è la stagione dei live estivi alle porte, che prende ufficialmente il via con l'imperdibile evento di oggi a Campovolo, dove gli Ac/Dc terranno la loro unica data italiana. Ma il decano dei giornalisti non ha esitato a lanciare frecciate a destra e a manca: da Carlo Conti, conduttore dei prossimi Sanremo, a Morgan che si era candidato alla direzione artistica, e Ultimo, Geolier, Elodie e i finti sold out...

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Sta per cominciare la stagione dei grandi live e dei sold out.

Sold out per modo di dire, il termine è da prendere con le pinze. Spesso gli spettatori sono mille secondo le vendite, duemila secondi gli organizzatori. Ho assistito personalmente a dei flop clamorosi, anche inspiegabili. Dei finti sold out. Di conseguenza i prezzi dei biglietti sono alle stelle, perché in qualche modo bisogna rientrare delle spese.

Ma Vasco è record a San Siro con sette concerti, dove vuole arrivare?

Vasco non ha bisogno di gonfiare i numeri. È un'icona, il cantore della coscienza collettiva, quasi una fede per i fan. La sua statura artistica può essere paragonata a quella di Bruce Springsteen, e come lui, è inarrivabile.

C'è grande fermento e aspettativa anche per gli stadi di Geolier, Ultimo, Negramaro, Max Pezzali, Club Dogo...

Certamente, c'è una ragione alla base di questo entusiasmo, alcuni di loro hanno una spiccata capacità cantautoriale. Sono contento che riescono a richiamare un vasto pubblico, Geolier, Ultimo, ma bisogna vedere quanto durano. Il vero banco di prova arriverà tra 10 anni, quando saranno caduti nel dimenticatoio.

Lei a Sanremo preferiva Geolier o Angelina Mango?

La Mango, perché è “lolitesca”, potrebbe fare buone cose.

Pronta per gli stadi 2025 (Napoli e Milano) anche Elodie.

Mi chiedo se non sia un po’ troppo presto. Siamo sicuri che sarà capace di riempire?

https://mowmag.com/?nl=1

Capitolo Sanremo, Carlo Conti come lo vede?

Bè, la prendo larga. Stavo scrivendo il mio box del giovedì sul Corriere. La recensione di Rutti di Morgan. E qui, mi viene da chiedere: “come si fa a scrivere mi ha rotto il ca**o pure il cielo in una stanza?”. È un modo per farsi notare? Gino Paoli non si tocca. Piuttosto Rutti (presentato in anteprima sul palco del Concertone del Primo Maggio) è una canzone del ca**o. Per fortuna non ci hanno rifilato lui (Morgan ndr), un personaggio imprevedibile. A volte geniale, altre volte un idiota. 

L'ha presa larga, ma l'ha presa dura. Quindi approva Conti? Saprà che Parpiglia ha lanciato un'indiscrezione su quella che doveva essere la prima scelta della Rai, Paolo Bonolis e Damiano dei Måneskin.

Approvo Conti? Ma scherza? È bollito! Vecchio. È come chiedere se si preferisce un brodino tiepido a una zuppa fumante. Conti è superato, noioso, non ha il carisma di Bonolis. E poi la combinazione con il cantante dei Måneskin poteva essere esplosiva. Sicuramente d'impatto.

Questa mi sorprende: Fegiz fan dei Måneskin?

Perché no? Sono molto rock'n'roll. Io dico sempre ciò che penso. Anche ad Amici, ho sempre detto ciò che pensavo, e la De Filippi mi invitava e rispettava lo stesso. Pensi, Emma mi chiama zio. Incredibile, vero?

Chiudiamo con l'appuntamento a Reggio Emilia. Ci sono gli Ac/Dc. Centomila spettatori da tutto il mondo...

Ma è tutto marketing. Vendono più di merchandising che di biglietti. È una tattica che sfrutta quelli senza personalità che credono erroneamente di potersi identificare con la band. Illusi. E nel frattempo la macchina organizzativa fa il pieno di soldi.

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  • AC/DC
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