Ammettiamolo, seppur con dispiacere: l'eliminazione di Vittorio Menozzi è arrivata totalmente a ciel sereno. Non era palpabile nell'aria e, forse, per la prima volta, non era nemmeno nei piani degli autori del Grande Fratello. Ma è stata una benedizione per tutti. Per Greta, per Beatrice, per i messaggi che puntualmente questo Grande Fratello cerca di trasmettere al suo pubblico, ovvero che una donna ha bisogno di un uomo accanto per costituire una dinamica, perché ciò che fa, ciò che dice, da soli, non sono da considerarsi una dinamica forte. La stessa Greta Rossetti ha vissuto nell'ombra di Vittorio praticamente da quando è entrata. Beatrice Luzzi, invece, è riuscita a brillare da sola, ma con Vittorio un po' di più. E ad oggi è un bene che Vittorio Menozzi sia stato eliminato definitivamente dal gioco, perché questo vuol dire due cose: la prima è che i messaggi malsani che vuole trasmettere questo GF non sono più così ben accolti dal pubblico a casa; la seconda è che lo stesso Menozzi non verrà più strumentalizzato dal conduttore e dall'intera troupe televisiva solo in funzione dell' (ipotetico) uso del suo membro maschile. Al di là dell'eliminazione di Vittorio, ci sono stati altri momenti nel corso della puntata che hanno fatto storcere il naso, come il confronto tra il Menozzi e Beatrice Luzzi, che ci ricorda tristemente quanto il gioco sia il vero protagonista del Grande Fratello e che qualsiasi sentimento o emozione, qualsiasi slancio di umanità passi in secondo piano. “Beatrice fino all'altro giorno era un pilastro, per te. Cosa ti ha fatto cambiare idea, Vittorio?” al che la risposta del concorrente è stata: “Ho visto da parte sua un silenzio stampa per una cosa che non giudicavo così grave. Allora ho pensato che l'amicizia di Beatrice non fosse reale, ma solo frutto del gioco”. Fa sempre molto ridere il fatto che ognuno si accusi a vicenda di ‘giocare’, quando tutti lì dentro sono stati presi in funzione del gioco. Come se giocare fosse un crimine e non frutto di un contratto televisivo che frutta migliaia di euro ogni settimana per i concorrenti e punti di share aggiuntivi per gli autori.
È il momento di Sergio D'Ottavi. L'uomo viene fatto passare per una versione fake de L'Orlando Furioso, quando è semplicemente un ragazzo interessato alla Rossetti, che dà il meglio di sé per farsi notare. Tutto questo nonostante il palo si senta già nell'aria. Ma a lui non importa, lui va avanti come un treno, sempre nel rispetto delle volontà di Greta. Difatti nel corso della settimana, da quando la Rossetti lo ha allontanato per fargli intendere che la friendzone era alle porte, si è visto subito un cambiamento. Ha accettato di essere messo all'angolo per Menozzi, ha sofferto in silenzio e non ha più insistito. Un atteggiamento maturo che, evidentemente, il conduttore ha dovuto spacciare per chissà cosa, come è solito fare. Poi c'è stato anche l'annuncio da parte di Signorini che mercoledì 14 febbraio entrerà nella casa Mirko Brunetti per festeggiare il San Valentino con la sua “Perlì”. Una data scelta a caso (sì, come no, ndr) per permettere ai concorrenti di accoppiarsi e proseguire con la sopravvivenza della specie nella grande giungla che è il Grande Fratello. “Ormai non posso andare più al supermercato perché mi chiedono sempre di Mirko e Perla. Sembra che tu, Perla, abbia spalancato di nuovo una porta per Mirko, ma anche lui si è sbilanciato molto nei tuoi confronti. Ma se Mirko dovesse dirti che ti vuole ancora nella sua vita, questo significherebbe gettare le basi per un rapporto ancora consolidato oppure aprire le porte per una relazione ancora più importante, con matrimonio e figli?”. La risposta di Perla è chiara, ma mancano i suoi “fondamentalmente, vuoi o non vuoi” (Perla, tutto ok?): “Io vorrei ripartire dal primo anno che abbiamo vissuto insieme, ma con due teste più mature”. Spazio al ritorno di Zia Fiorda: in salone sono tutte urla ringalluzzite di una Fiordaliso che aveva così tanta fretta di abbandonare la casa che già ci è tornata (e prevediamo un ritorno nelle prossime settimane almeno fino alla fine del programma). Ma, più che emozionare, questo momento buca i timpani. È tutto un “uh-ah-oh” urlanti e non si capisce perché, invece, in casa Fiordaliso fosse diventata come carta velina, una presenza sottile e impalpabile, di cui anche Signorini non vedeva l'ora di liberarsi (dato che non ha insistito un secondo per farle cambiare idea la scorsa settimana). Verso la fine della serata si mostrano delle clip montate ad arte sull'amicizia (ma davvero dobbiamo chiamarla in questo modo?) tra Stefano Miele e Beatrice Luzzi, dove traspaiono letteralmente zero emozioni tra di loro. Tante volte si lanciano sguardi di puro disprezzo verso gli altri e comunicano a gesti per cercare di buttare fuori il primo che capita. Non a caso l'ultima “vittima” della loro splendida amicizia è stato proprio Vittorio Menozzi. La puntata termina con le nomination al veleno dei concorrenti e i nominati risultano Beatrice Luzzi, Stefano Miele e Marco Maddaloni (ah, ma esisteva ancora all'interno della casa?). La domanda che però viene spontaneo porsi, a questo punto, è: come farà GreGre senza il suo Vittorio, d'ora in avanti?